Fast & Furious 6

Trama

Dopo aver rovesciato l'impero di un boss a Rio, Dom Toretto (Vin Diesel) e Brian O'Conner (Paul Walker) si sono dedicati a girare il mondo, impossibilitati come sono a rientrare a casa e a riprendere tutto ciò che si sono lasciati alle spalle. Nel frattempo, Hobbs (Dwayne Johnson) è incappato invece nel caso di un'organizzazione di piloti criminali, il cui capo (Luke Ewans) è coadiuvato da una donna che si rivela essere Letty (Michelle Rodriguez), l'ex di Dom che tutti credevano morta. Per tentare di metterli definitivamente fuori gioco, Hobbs chiede a Dom di rimettere insieme la squadra d'élite di Londra.

Approfondimento

FAST & FURIOUS 6: UN FRANCHISE DI SUCCESSO

Era il 2001 quando un piccolo film chiamato Fast and Furious, incentrato sul mondo delle corse metropolitane clandestine di Los Angeles, diventava  improvvisamente uno dei successi dell'anno, raccogliendo oltre 207 milioni di dollari d'incasso e aprendo la via a diversi seguiti. Diventati man mano dei blockbuster, i diversi capitoli di Fast & Furious hanno sempre tenuto d'occhio l'evoluzione dei personaggi principali creati da Gary Scott Thompson e le loro acrobazie, spesso sullo sfondo di paesaggi esotici, divenute sempre più spettacolari. Fedele al concetto di unire divertimento ed azione, Fast & Furious 6 con la sceneggiatura di Chris Morgan si riallaccia al finale di Fast & Furious 5 e ne continua la storia, analizzando ciò che è successo dopo la spettacolare rapina a Rio che ha fruttato un bottino di 100 milioni di dollari a Dom e Brian, costretti a vivere per sempre in fuga. Mentre loro due non possono rientrare a casa, Hobbs è finito nel mirino di una squadra di spietati piloti mercenari che hanno terrorizzato con le loro scorribande 12 diversi paesi al mondo.

PERSONAGGI "STORICI" E NUOVI INGRESSI

Come è naturale aspettarsi, protagonisti principali di Fast & Furious 6 sono gli attori Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne Johnson, chiamati a fare i conti con la mente criminale di Luke Evans, a cui si affianca Michelle Rodriguez (nei panni della rediviva Letty, che tutti credevano morta in Fast & Furious. Solo parti originali), mentre la regia è ancora una volta nelle mani di Justin Lin.
Sin dal primo Fast and Furious, il tema della famiglia ha costituito l'ossatura principale del franchise. Il gruppo di protagonisti si prefigura infatti come una famiglia allargata basata sul rispetto reciproco e sulla complicità. Dopo la rapina a Rio de Janeiro, con i milioni ricavati Dom (Vin Diesel) ed Elena (Elsa Pataky) vivono alle Canarie con Brian (Paul Walker) e Mia (Jordana Brewster), da poco genitori, mentre Han (Sung Kang) e Gisele (Gal Gadot) si godono la vita a Hong Kong, Tej (Ludacris) si è stabilito in Costa Rica e Roman (Tyrese Gibson) vive un'esistenza glamour. L'agente federale Hobbs (Dwayne Johnson), invece, necessita dell'aiuto di Dom e compagni per mettere fuori gioco Owen Shaw (Luke Evans), un criminale paramilitarmente addestrato che ha come inaspettata complice Letty, la donna che Dom non ha mai dimenticato. Determinato a scoprire cosa sia realmente accaduto tempo prima a Letty, Dom fa un patto con Hobbs, rimettendo in discussione anche la sua nuova vita con Elena. La ricomparsa di Letty ha un forte impatto anche su Brian e Mia, sua vecchia cara amica. Sentendosi quasi in colpa per aver quasi causato la morte di Letty a Braga, Brian accetta di ritornare in squadra con Dom ma a spingerlo è, da neo padre, il desiderio di poter tornare a vivere una vita tranquilla con la sua famiglia.
Shaw, ex soldato della Sas, ha riunito un team di mercenari altamente qualificati che, sfruttando la tecnologia, hanno messo a segno rapine d'alto profilo e dal bottino milionario. Vera e propria macchina da guerra e dalla grande astuzia, Shaw ha nella sua squadra, oltre a Letty, diversi membri (interpretati dal fenomeno indonesiano delle arti marziali Joe Taslim, dagli attori danesi Kim Kold e Thure Lindhart, dall'attore africano Samuel Stewart e dagli attori inglesi Clara Paget, Benjamin Davies, Matthew Stirling e David Ajala) in grado di competere in combattimenti fisici, guida spericolata e uso delle armi, con Dom e i suoi amici.
Accanto ad Hobbs, inoltre, fa la sua comparsa Riley, una disciplinata vicecomandante interpretata dalla combattente d'arti marziali miste e attrice Gina Carano.

COMBATTIMENTI CORPO A CORPO E CORSE IN AUTO

Nella tradizione del franchise, Fast & Furious 6 conta su numerose e spettacolari sequenze di combattimento. Aumentando le scene di combattimento fisico, il regista Justin Lin ha arruolato come supervisore degli stuntmen il veterano stunt Greg Powell mentre al coreografo di lotte Olivier Schneider ha affidato il compito di organizzare gli scontri (16 sono solo quelli tra la squadra di Dom e quella di Shaw).
Tra le vetture invece scelte dal coordinatore Dennis McCarthy per il film si segnalano una Dodge Daytona del 1969, una Ford Escort Mark-1 del 1971, una Ford Mustang Avil del 1969, una Jensen Interceptor del 1970, una Aston Martin DB9 del 2012, una Lucra LC470 del 2012, una Alfa Romeo Giulietta del 2012, una replica della Enzo Ferrari del 2002 e diversi veicoli militari, oltre che moto (Harley Davidson, Ducati Monster e Duke KTM 690). Dopo aver attraversato le strade di Los Angeles, di Miami, di Tokyo, della Repubblica Domenicana, del Messico e di Rio de Janeiro, Fast & Furious 6 porta i protagonisti a muoversi tra le isole Canarie e il Regno Unito. Gran parte delle riprese si sono svolte nell'estate a Londra, durante il periodo dei Giochi olimpici del 2012, mentre una seconda unità di produzione trovava accoglienze nella dismessa base aerea della Royal Air Force di Ipswich per girare una spettacolare scena d'azione che vede coinvolto un enorme cargo russo Antonov 124 (realizato appositamente dalla troupe del film). Le vie di Glasgow e di Liverpool hanno infine ospitato le riprese delle scene di corsa "squadra contro squadra".

Note

Sempre più esasperata, la saga amata dal botteghino e pensata per i tamarri fanatici di tuning e gli amanti del maledettismo dimentichi di James Dean s’incanta sul pedale dell’action che ci ammorba dagli anni 90, quello che mixa ironia e buoni sentimenti riconciliatori sulle evoluzioni fumettistiche dei corpi e i virtuosismi di coreografie sempre contente di superare la soglia della credibilità, così da strappare risate e applausi al compiacimento divertito del pubblico. Occhio al finale, che ammicca ai modi Marvel e lancia l’inevitabile seguito.

Trailer