Trama
Nell'anno 2029 la multinazionale americana OmniCorp ha sviluppato la più moderna tecnologia per la costruzione dei robot. I droni progettati sono risultati vincenti in tutte le varie guerre sparse per il globo terrestre e la società desidera dare alle proprie creature un ruolo di primo piano anche in patria. Alex Murphy (Joel Kinnaman), marito e padre affettuoso, lavora tutti i giorni per le strade di Detroit cercando di arrestare l'ondata di criminalità e corruzione che attanaglia la città. Ferito gravemente sul lavoro, Alex viene salvato dalla avanguardistica tecnologia robotica della OmniCorp, ritornando in servizio con nuove straordinarie abilità ma con problemi che un essere umano non ha mai affrontato prima.
Approfondimento
ROBOCOP: IL REMAKE DEL FILM DI VERHOEVEN
Diretto da José Padilha e scritto da Joshua Zetumer, RoboCop è il remake dell'omonimo film del 1987 di Paul Verhoeven, basato su una sceneggiatura originale di Edward Neumeier e Michael Miner. La storia prende spunto dalla decisione della multinazionale OmniCorp, che ha fatto la fortuna con la costruzione di droni militari, di introdurre i robot nella vita quotidiana. L'occasione giusta si presenta quando Alex Murphy, grande poliziotto oltre che marito e padre modello, rimane quasi ucciso nell'esercizio delle sue funzioni: grazie a lui, la OmniCorp sperimenta il suo primo RoboCop, un prototipo mezzo uomo e mezzo robot. L'obiettivo della multinazionale è di introdurre presto robocop ovunque, aumentando così i profitti degli azionisti ma sottovalutando che dentro la macchina vi è sempre un uomo.Mentre il RoboCop di Verhoeven appariva come un film (ironico) di pura fantascienza dal momento che raccontava di una storia ambientata in un lontano futuro e che la tecnologia non aveva ancora fatto importanti progressi, il RoboCop di Padilha invece spinge a riflettere su qualcosa che oggi è diventato quasi realtà (basti pensare all'uso quotidiano che si fa della robotica o ai droni militari e agli impianti medici), sollevando molte domande legali ed etiche. L'agente di polizia Alex Murphy diventa "casualmente" il prodotto d'eccellenza della OmniCorp, un'azienda da sempre leader nell'uso della robotica per la difesa. Detroit, dove la storia è ambientata, offre lo scenario perfetto per gli scopi della multinazionale: dopotutto, dove usare un poliziotto robot se non in una città fortemente martoriata dal crimine?
L'idea di un poliziotto robot però inquieta non poco i cittadini ed è per rassicurare l'opinione pubblica che la OmniCorp decide di usare Alex Murphy, rimasto gravemente ferito nel tentativo di fermare un gruppo di incalliti criminali. Sviluppando il primo prototipo, la OmniCorp è convinta di poter controllare ogni sua azione o movimento ma ha scelto l'uomo sbagliato: Murphy è infatti determinato a usare le sue nuove competenze al solo servizio della giustizia e non per altri scopi. Dopotutto, la multinazionale ha lasciato libero l'uomo di prendere le decisioni sul da farsi in modo da non essere ritenuta responsabile se qualcosa va storto. Le emozioni di Alex, di fronte a un problema sociale o umano, sono state lasciate intatte mentre è nell'affrontare una minaccia o un reato che il computer prende il sopravvento. Tuttavia, accade presto qualcosa di inaspettato: le emozioni umane rendono vulnerabile il sistema e, riaffiorando in superficie, finiscono per far soccombere il computer, lasciando RoboCop libero di prendere decisioni anche quando si trova di fronte a un crimine.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista di RoboCop nei panni di Alex Murphy è l'attore Joel Kinnaman. Poliziotto onesto e padre esemplare, Alex vive in un sistema imperfetto che vorrebbe con il suo lavoro rendere il migliore possibile. I drammatici eventi a cui va incontro lo costringono a imparare a convivere con la nuova realtà che la OmniCorp gli infligge mettendo a punto il programma di RoboCop di cui è responsabile il dottor Norton. Alex è sposato con Clara ed è attraverso la reazione della moglie che è possibile capire quale calvario il poliziotto robot stia realmente attraversando. Il dottor Dennett Norton, impersonato da Gary Oldman, è una specie di neuro-ingegnere d'avanguardia. Ha lavorato con molte vittime di incidenti, veterani e mutilati, per aiutarli a ritrovare una vita normale e le sue ricerche in ingegneria bionica lo hanno portato a ricoprire un ruolo importante all'interno del programma della OmniCorp. Mosso fondamentalmente da buone intenzioni, con grande senso etico e alta integrità, si è unito al progetto RoboCop per aiutare il prossimo, in cambio della promessa di un finanziamento illimitato alle sue ricerche, ma si lascia corrompere dalla multinazionale e da Raymond Sellars, il presidente (tanto intelligente quanto cattivo) della società, portato in scena da Michael Keaton.
Mentre nel RoboCop di Verhoeven la famiglia di Murphy appare solo attraverso dei flashback, nel remake Clara Murphy ha ruolo fondamentale per conferire al film la dimensione emotiva che contribuisce alla "rivolta" di RoboCop. Clara, colei che spinge il marito ad indagare sul proprio assassinio, è interpretata da Abbie Cornish, mentre il figlio David ha il volto di John Paul Ruttan.
Seppur non sia un malvagio in piena regola, a far parte della schiera dei "cattivi" è anche Tom Pope, il responsabile del marketing della OmniCorp. Portando un tocco di umorismo con il suo modo di agire discutibile, Pope è impersonato da Jay Baruchel.
Completano, infine, il cast principale di RoboCop gli attori Samuel L. Jackson (è Pat Novak, un influente magnate televisivo), Jackie Earle Haley (è Rick Mattox, un esperto di tecniche militari che addestra RoboCop), Marianne Jean-Baptiste (è Karen Dean, capo della polizia di Detroit), Jennifer Ehle (è Liz Kline, a capo del dipartimento legale della OmniCorp) e Zach Grenier (è il senatore Dreyfuss).
UN COSTUME DA 16 KG
Per le riprese di RoboCop, tenutesi a Toronto, il regista José Padilha ha voluto fianco a sé il suo team tecnico brasiliano, composto dal direttore della fotografia Lula Carvalho e dal montatore (nominato all'Oscar) Daniel Rezende.
In RoboCop per il poliziotto robot sono stati realizzati due diversi modelli - l'ED-209 e l'EM-208 -, creati da Martin Whist. A differenza del film di Verhoeven in cui l'ED-209 si muoveva (in maniera poco fluida) grazie all'animazione in stop-motion, l'ED-209 di Padilha è stato messo a punto grazie a straordinari effetti visivi, che offrono maggiore flessibilità nei movimenti.La tuta indossata dall'attore Joel Kinnaman è costituita poi da diverse parti assemblabili e pesa all'incirca 16 kg. Al costume sono integrate diverse armi ma RoboCop combatte spesso ricorrendo al corpo a corpo e usando una combinazione di arti marziali (jiu-jitsu brasiliano e boxe thailandese, in primo luogo).
Note
Ci sono sequenze, nel nuovo "RoboCop", che lasciano a bocca aperta. Il tonitruante scontro con visori termici in notturna, l’immagine di ciò che rimane dell’agente Murphy che dimostra la valenza della singola inquadratura nel sintetizzare un processo emotivo, l’incipit in una Teheran sotto sorveglianza robotica degna del miglior immaginario cyberpunk. Ma possono bastare questi (e altri) picchi visivi del regista brasiliano a farci digerire una sceneggiatura imbarazzante? Se l’eroe che conoscevamo nell'omonimo film di Paul Verhoven (1987) era portatore di una profondità legata alla sua natura di uomo-macchina questo è semplicemente un uomo dentro una macchina, concepita in nome del progresso e del denaro. E non basta qualche sottotesto sul libero arbitrio per nobilitare un’operazione più simile al pilot di una serie tv molto costosa che alla complessità del cinema.
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Evitabile remake del bellissimo film di Paul Verhoeven.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloRemake inutile, senza senso ne anima…soporifero. L'originale gli vola sopra alto…e gli caga in testa. Dispiace vedere star (ex) di Hollywood tirate e ammuffite, prestarsi a siffatte operazioni commerciali.
leggi la recensione completa di Tex MurphyCagatacop
commento di sticazziUna gran bella m... Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONIPer 2 ore insignificanti da perdere ... da salvare solo la Canzone dei Clash sui Titoli di Coda "I fought the Law ".voto.0.
commento di chribio1Amavo tantissimo l'originale, quindi ero un po' prevenuto, ma a parte alcune scelte di regia (le camere a spalla e troppe scene da fps) è invece un buon film. Buono.
commento di Gautierche dire di questo film col poliziotto di latta… ma per me è il solito film da vedere a mente spenta, sopratutto la domenica notte per prendere sonno.
commento di alexpiri93La trama è più o meno la solita di questo genere di film, in ogni caso godibile
commento di fuzzurro979