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Di nuovo in gioco

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Regia di Robert Lorenz

Con Clint Eastwood, Amy Adams, Justin Timberlake, Matthew Lillard, John Goodman, Joe Massingill, Robert Patrick, Scott Eastwood... Vedi cast completo

  • In TV
  • Sky Cinema Due
  • canale 302
  • Ore 15:25
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Trama

Gus Lobel (Clint Eastwood), uno scopritore di talenti del baseball ormai sul viale del tramonto, sta lentamente ma inesorabilmente perdendo la vista. Prima che questa sia ormai del tutto compromessa, decide di fare un viaggio fino alla Carolina del Nord per incontrare un giovane promettente giocatore (Joe Massingill). Lo accompagna la figlia Mickey (Amy Adams), con cui i rapporti sono da tempo compromessi, ma la situazione si complicherà quando sul loro percorso incontrano Johnny (Justin Timberlake), un giovane talent scout rivale di cui Mickey si innamora.

Approfondimento

DI NUOVO IN GIOCO: IL RITORNO DI CLINT EASTWOOD COME ATTORE

Di nuovo in gioco è l'opera prima di Robert Lorenz, assistente di regia di Clint Eastwood sin dai tempi di I ponti di Madison County. Protagonista è lo stesso Clint Eastwood - tornato a recitare nonostante le dichiarazioni secondo cui avrebbe smesso dopo Gran Torino di stare davanti alla macchina da presa - che indossa i panni di Gus Lobel, uno dei migliori scopritori di talenti nel baseball che si ritrova a fare i conti con l'età che avanza e le fasi finali della sua carriera. Poiché il suo giudizio comincia ad essere messo in discussione, Gus ha bisogno di provare ancora una volta quanto valido sia il suo fiuto e, nonostante sia contrario, trova l'aiuto della figlia Mickey con cui i rapporti non sono mai stati idilliaci. Interpretata da Amy Adams, Mickey non esita a mettere a repentaglio la propria carriera di avvocato per accompagnare Gus in Nord Carolina alla ricerca di un nuovo talento e il suo rischio è ripagato dalla possibilità di trascorrere del tempo a stretto contatto con il padre, un'occasione che permette ad entrambi di scoprire verità e realtà presenti e passate in grado di cambiare il loro futuro. Tra i due si frappone però Johnny Flanagan, un giovane talent scout che nonostante sia rivale di Gus mette gli occhi su Mickey. Completano il cast principale John Goodman nei panni del vecchio amico di Gus e suo capo Pete Klein, Matthew Lillard nel ruolo del direttore associato della squadra di scouting degli Atlanta Braves Phillip Sanderson e l'esordiente Joe Massingill come la nuova "scoperta" Bo Gentry. Un piccolo ruolo è riservato anche a Scott Eastwood, figlio di Clint che interpreta la parte di Billy Clark, uno dei talenti scoperti in passato da Gus.
Basato su una sceneggiatura originale di Randy Brown, Di nuovo in gioco vede Clint Eastwood anche tra i produttori esecutivi. La fotografia è affidata a Tom Stern e le scenografie a James J. Murakami, entrambi nominati agli Oscar per Changeling, mentre il montaggio è opera di Gary Ross e Joe Cox (premio Oscar per Gli spietati). I costumi sono di Deborah Hopper e le musiche portano la firma di Marco Beltrami, autore della colonna sonora di The Hurt Locker. Per garantire la giusta dose di realismo sul campo di gioco, Lorenz si è avvalso della supervisione di Aimee McDaniel, coordinatore di baseball che ha coreografato i movimenti degli "atleti" e ha aiutato gli attori ad assumere le posture, gli atteggiamenti e il modo di osservare dei talent scout o dei giocatori stessi.
Sebbene la storia si svolga tra Atlanta e il Nord Carolina, Di nuovo in gioco è stato girato interamente in Georgia, ad eccezione delle scene realizzate all'Atlanta's Turner Field grazie all'aiuto di John Schuerholz, presidente della vera squadra degli Atlanta Braves.

LE DINAMICHE FAMILIARI

Di nuovo in gioco è prima di ogni cosa un film che tratta di dinamiche familiari, con al centro un padre e una figlia le cui vite hanno preso direzioni opposte. Costretti dalle circostanze a stare uno di fianco all'altra, Gus e Mickey si ritrovano a rivalutare le loro priorità. Carriera, amicizia e famiglia acquistano nuova luce per merito del momento di difficoltà che Gus attraversa quando si rende conto che i suoi occhi non sono più quelli di un tempo. Mentre chiunque attorno a lui nota che c'è qualcosa che non va, Gus è così orgoglioso e testardo da non svelare la verità a nessuno. Abituato ad aiutare gli altri, Gus non accetta infatti l'idea che ad aver bisogno sia lui stesso. La figlia Mickey, invece, ha sempre ricercato l'attenzione del padre, desidera essere uno dei suoi motivi di orgoglio ma, come spesso accade nei rapporti con i genitori, Gus è stato preso da tutt'altro. Nel corso del tempo, tra i due si è alzato un muro che li ha allontanati e ha portato Mickey a concentrarsi soprattutto sul lavoro, a discapito della vita privata. Paradossalmente, Gus è riuscito a comprendere meglio degli estranei le esigenze della figlia, la cui madre è morta quando aveva sei anni. Come risposta alle disattenzioni del padre, Mickey si è buttata a capofitto soprattutto sul lavoro e la sua carriera è in ascesa: da associato di uno studio legale è in competizione per divenirne socia e non ammette alcun tipo di distrazione. Quando decide di accompagnare il padre, Gus non crede che il mondo del baseball sia un ambiente sano per una giovane donna e teme anche che la figlia possa accorgersi delle sue difficoltà fisiche tanto che dapprima i due non comunicano, non parlano e non discutono di nulla.

IL LAVORO DI TALENT SCOUT

Durante la "forzata" convivenza, Mickey e Gus hanno a che fare con Johnny Flanagan. Come loro, anche Johnny si trova in una fase di transizione: da ex lanciatore di baseball sta tentando la strada del talent scouting. Per uno strano scherzo del destino, quando era ancora un fenomeno del liceo, Johnny era stato provinato da Gus e adesso sta cercando il suo aiuto per la nuova professione. In questo modo, la sceneggiatura di Randy Brown approfondisce un aspetto legato al mondo del lavoro con il "vecchio" Gus che si vede costretto a confrontarsi con i cambiamenti delle metodologie della sua professione e con l'uso delle nuove tecnologie. Gli Atlanta Braves non sono infatti l'unica squadra ad aver messo gli occhi sul promettente Bo Gentry ma, mentre Gus opera con vecchi metodi per scrutare le sue abilità, i metodi moderni si basano sui numeri che, attraverso un programma informatico di rielaborazione dati, forniscono previsioni sulle probabilità di successo o meno. Gus, invece, da vecchio lupo preferisce basarsi sul suo istinto ma la progressiva perdita della vista rappresenta un deterrente con cui deve confrontarsi.
Per calarsi nei panni di Gus, Clint Eastwood ha incontrato diversi talent scout per capire i pro e i contro del loro lavoro. Nelle loro mani, i talent scout hanno spesso il destino di giovani adolescenti le cui vite saranno travolte dai soldi e dal successo. Per questo motivo, devono prima di tutto comportarsi da psicologi parlando con le famiglie, chiacchierando con i vicini di casa per capire chi hanno di fronte e assicurandosi che i giovani siano in grado di gestire i cambiamenti di abitudini a cui andranno incontro.

Note

In questa vicenda di riscatto al crepuscolo, nel quale un anziano talent scout di baseball riesce a passare la propria vocazione e vita alla figlia avvocato, c’è davvero buona parte del cinema di Eastwood ma come proiettato al di fuori dell’alveo del gesto filmico del regista e produttore di Gli spietati. La sceneggiatura di Randy Brown, infatti, si presenta con un eccesso di simbolismo e una serie di discutibili scorciatoie narrative, di cui non si ha eguali nel resto della filmografia eastwoodiana. Cose che altrove sarebbero state eliminate al montaggio. Eppure in Di nuovo in gioco ci sono ed Eastwood le abita con immensa tranquillità. Come se a partire dalla propria poetica, ridotta a mero canovaccio, Clint avesse voluto riscoprire il piacere del mero lavoro d’attore pur restando in un territorio familiare.

Trailer

Commenti (16) vedi tutti

  • Un Clint minore vuole dire che comunque si rimane sopra la media di quello che si vede in giro.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Anche se questo film non brilla per originalità...Clint Eastwood va visto sempre. Grande Clint.

    commento di Osmantus
  • Clint Eastwood aveva annunciato nel 2008 il suo ritiro dalle scene come attore in “Gran Torino”, per fortuna ha desistito e ci ha offerto altri ruoli formidabili fino allo splendido “Cry macho”.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Valida commedia a sfondo sportivo; buon cast per il ritorno in scena di Eastwood, supportato da Amy Adams, prossima alla consacrazione ed un Timberlake che si fa rispettare; solo un picco drammatico poi scorre piacevole, specie se siete un poco appassionati del baseball “cinematografico” lieto fine, sia sportivo che sentimentale voto 7.5 ®©™

    leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)
  • Gran bel film. Clint ed Amy sopra le righe,ma anche J.T non male. Voto 7

    commento di ILDIODELLERECENSIONI
  • Un film emozionanate, dall'inizio alla fine. Forse una delle migliori interpretazioni di Clint Eastwood. La storia e' molto semplice, ma il regista punta tutto sul rapporto padre-figlia, un rapporto molto complicato, che la passione di entrambi per il baseball torna a riunire. voto 7,5

    leggi la recensione completa di filmista
  • Un enorme, gigantesco, smisurato... cumulo di banalità. E scusate se è poco. C'è voluto parecchio per metterle assieme. 3 meno

    commento di Brady
  • Carino ma scontatissimo.

    commento di corradop
  • Il film vuole valorizzare il talento e l'esperienza, che resistono eroicamente alle ingiurie del tempo. Per riuscirci, però, si avvale di iperboli inverosimili.

    commento di putrella
  • 6,5 voto

    commento di paolofefe
  • Eastwood entra di nuovo in gioco in (quasi) tutti i sensi e con il lancio preciso della regia segna un altro home run! E gli spettatori tornano a casa contenti con una importante lezione di vita.

    leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardelli
  • film piacevole, ma poco originale

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Eastwood, un nome, una garanzia!! Voto : 8/9

    commento di Luxvix5
  • Avercene di film a questo livello, irriducibile clint

    commento di griselda
  • Film scorrevole, di buona struttura narrativa e con ottimi attori (oltre a Clint, un grande John Goodman). Ruota tutto sul duro e difficile rapporto padre/figlia. Da vedere

    commento di liganov
  • Va bene il lieto fine…ma qui si supera qualsiasi realtà plausibile!film ininfluente di cui non se ne sentiva proprio il bisogno. Tuttavia rivedere Clint fa sempre un gran piacere.

    commento di VAJONT
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La recensione più votata è positiva

scapigliato di scapigliato
8 stelle

La prima immagine di Clint Eastwood-attore nel primo film di Clint Eastwood-regista – Brivido nella Notte, 1971 – è un uomo in posa verticale incastonato in un paesaggio selvaggio, fatto di rocce, scogli, strapiombi arcigni sul mare, onde violente e una natura fitta e rigogliosa tutta intorno. Wilderness e  Uomo. Eastwood, anche nei film che precedono la sua prima regia, è simbolo di… leggi tutto

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M Valdemar di M Valdemar
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Non è il solito film americano sul baseball. Invece sì: lo è. E con tutti i sacri crismi del caso. Opera di buona fattura, indubbiamente, con tutte le cose giuste al posto giusto. Pure troppo: i meccanismi ben oliati azionano una struttura alquanto nota, dagli sviluppi ampiamente prevedibili e dagli effetti parimenti preannunziabili, seppur rassicuranti nella loro solida, elementare… leggi tutto

15 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

bradipo68 di bradipo68
4 stelle

Gus è un anziano talent scout di nuove star del baseball che si rifiuta di usare nuove tecnologie. La vista sta inesorabilmente calando, la prostata dà i suoi bravi problemini , i nuovi scopritori di talenti sono supercomputerizzati e lo ritengono ormai un vecchio dinosauro da mettere in un museo. Lui si ostina a non voler andare in pensione e per valutare un giocatore intraprende un viaggio… leggi tutto

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2024
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tobanis di tobanis
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E’ un film di e con Clint Eastwood, ed era anche il film più vecchio, tra quelli che mi interessa recuperare. E’ stato ritenuto un Clint minore, un film non molto riuscito, la critica in definitiva l’ha bocciato, e in effetti pure per me è un film con difetti, alcuni dialoghi sono inverosimili, così come certe reazioni dei protagonisti, alcune cose non…

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Di nuovo in gioco Stati Uniti 2012 la trama: Gus Lobel è un caparbio scout inacidito dalla vita e dalla perdita della moglie neanche quarantenne. Durante il viaggio di lavoro, per scoprire nuovi giovani talenti nella Carolina del Nord, finalmente riscopre il rapporto con la figlia Mickey avvocato rampante, ma grande appassionata di baseball . I due finalmente smussano gli angoli…

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