Trama
L'agente John McClane (Bruce Willis) si ritrova costretto ad andare fino in Russia per aiutare il figlio Jack (Jai Courtney), con cui i rapporti si sono raffreddati nel corso degli anni e rimasto coinvolto in un increscioso episodio, e il russo Komorov (Sebastian Koch), a cui la malavita russa dà la caccia per essere un informatore del governo. Poiché l'intero assetto democratico del mondo rischia di essere minato dalla minaccia di un colpo di stato, i McClane si ritrovano ad agire fianco a fianco e a guardarsi le spalle l'uno con l'altro, scoprendo che sono imbattibili in coppia.
Approfondimento
DIE HARD - UN BUON GIORNO PER MORIRE: IL QUINTO CAPITOLO DI DIE HARD
Apparso per la prima volta sul grande schermo nel 1988 in Trappola di cristallo, l'agente John McClane è di nuovo al centro di Die Hard - Un buon giorno per morire, quinto capitolo delle sue adrenaliche avventure diretto da John Moore. Interpretato come sempre da Bruce Willis, McClane si ritrova per la prima volta a collaborare fianco a fianco con il figlio Jack nella gelida Mosca, riportando in auge le tematiche legate alla Guerra fredda. Lo spettro dell'ex Unione Sovietica è tenuto in vita dagli antagonisti russi Komarov e Chagarin, complici di un piano elaborato 27 anni prima per rubare dieci milioni di dollari in plutonio dalla centrale nucleare di Chernobyl. Tra aule di tribunali e potenti oligarchi russi, John e Jack si ritrovano a dover gestire le conseguenze di quella rapina trasformatasi in minaccia per il mondo intero. Per la prima volta, John McClane è portato ad operare in terra straniera, sentendosi come un pesce fuor d'acqua di fronte a una Mosca che presenta minacce inattese e di cui non conosce lingua, cultura e geografia. È questo il vero motivo che lo spinge a fare qualcosa che non aveva mai fatto prima: fidarsi di qualcun altro e questo qualcun altro è proprio suo figlio, con il quale i rapporti non sono mai stati idilliaci. Nonostante l'elevato tasso di azione e le spettacolari scene di esplosioni, Die Hard - Un buon giorno per morire è dunque prima di tutto un film che esplora le dinamiche di relazione tra un padre e un figlio che si ritrovano a superare le loro divergenze in un contesto che mina la loro stessa sopravvivenza. La sceneggiatura scritta da Skip Wood e Jason Keller nasce da un'idea dell'attore Bruce Willis e sin da subito marca le differenze tra John e Jack: mentre Jack si comporta secondo le regole, John agisce d'impulso e non ha remore nel risolvere le situazioni con tutto ciò che trova a portata di mano.
DIE HARD - UN BUON GIORNO PER MORIRE
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Com'è nella tradizione della saga Die Hard, anche il quinto episodio vede un membro della famiglia McClane in pericolo: per difendere il figlio Jack (interpretato da Jai Courtney) e tenerlo lontano dall'universo del crimine, quando scopre del suo arresto a Mosca, John è disposto a fare qualsiasi cosa. Accompagnato all'aeroporto dalla figlia Lucy (interpretata da Mary Elizabeth Winstead, che riprende il ruolo portato sullo schermo in Die Hard. Vivere o morire), John è appena arrivato in Russia quando una nuova verità si apre ai suoi occhi: Jack non è un criminale ma opera come agente della Cia - alle dipendenze del capo Collins (interpretato da Cole Hauser) - e da tre anni è impegnato in una missione sotto copertura per proteggere Komarov (interpretato da Sebastian Koch), l'ex ladro russo diventato informatore e pronto a testimoniare in un importante processo contro l'ex partner Chagarin (interpretato da Sergei Kolesnikov) per contrastarne l'ascesa politica. Dapprima contrario a qualsiasi aiuto paterno, Jack ritorna sui suoi passi quando gli uomini di Chagarin con a capo il sanguinario Alik (interpretato da Rasha Bukvic) fanno esplodere l'aula in cui è in corso il processo. È dall'esplosione che ha inizio una difficile alleanza tra padre e figlio per riuscire a fuggire da Mosca con ogni mezzo necessario. Misterioso e non sempre mosso da chiari intenti, Komarov ha anche una figlia (Irina, interpretata da Yulia Snigir) con cui ha un rapporto difficile, condizione che gli permette di capire John McClane e di essere solidale con il suo desiderio di protezione nei confronti di Jack. Quando poi gli uomini di Alik riescono a mettere il trio di fuggitivi alle strette e catturare Komarov, Jack mette definitivamente da parte il suo rispetto delle regole per lasciarsi guidare dall'istinto del padre, capovolgendo il suo giudizio critico e sprezzante.
IN FUGA TRA RUSSIA E UNGHERIA
Girato tra le strade di Mosca e Budapest ricorrendo il meno possibile agli effetti digitali (usati soprattutto per la riproduzione degli skyline e del traffico urbano) e affidandosi a un'ottima squadra di spericolati stuntmen, Die Hard - Un buon giorno per morire ha visto lo scenografo Daniel T. Dorrance impegnato nella creazione di 58 differenti set, di cui trenta di dimensioni medie e 10 di grandezza quasi spropositata. Tre dei set più grandi (tra cui il palazzo di giustizia destinato a esplodere e la sala da ballo in cui Komarov cade nelle mani di Alik) sono stati ricavati negli studi Raleigh di Budapest. Per realizzare la sola sala da ballo sono occorsi 20 pittori, 80 falegnami, 10 metalmeccanici e 8 settimane di lavoro. Grazie alla cooperazione con il governo ungherese, la produzione per la scena della fuga dei McClane dalla sala da ballo ha avuto la possibilità di usare un vero Mi-24, un ex gioiello dell'aviazione militare russa ormai fuori produzione. Oltre al Mi-24, in Die Hard - Un buon giorno per morire è presente - grazie a un prestito della Repubblica della Bielorussia - anche un Mi-26 Halo, il più grande elicottero al mondo dal peso di 25 tonnellate e in grado di trasportarne altrettante, lungo 38 metri e con 60 posti passeggeri.
Le scene ambientate a Chernobyl sono state invece realizzate nell'ex base militare sovietica del villaggio ungherese di Kiskunlachaza, abbandonata dopo il crollo dell'Urss e circondata da un paesaggio agghiacciante.
Note
Il film nel suo complesso è semplicemente il peggiore della serie. Non bastano set-piece elaborati, complessi e spettacolari a salvarlo. Si finisce per chiedersi dove siano finiti i sani mestieranti come John McTiernan e Renny Harlin al cospetto dei quali questo John Moore, autore anche del pessimo Max Payne, sembra si limiti a dirigere il traffico dei cascatori.
Trailer
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Commenti (9) vedi tutti
In effetti parecchie assurdità. Azione senza testa. 5
commento di BradyFestival dell'assurdo. Giusto due cose: Un tizio (willis) va in russia, ruba un furgone e sa già che strade prendere a tavoletta. Non importa che nell'inseguimento muoia della gente in incidenti, loro sono i buoni. Poi la scena della pilota di elicotteri che dalla cabina sa che l'elica in coda le ha ucciso il padre.
commento di GikoGomezSto schifo se lo potevano evitare. Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONICinema action rozzo e sbrigativo, ad uso e consumo di un pubblico sempre più pigro che viene appagato solo da qualche botto roboante a scoppio automatico. John McClane merita di più: sarà pure "old school", come il figlio rinfaccia al padre, ma se questo è il nuovo che avanza, teniamoci stretti il vecchio.
commento di degoffroQuesti sequel a distanza di anni faranno anche incassare al botteghino non lo so e gioveranno ai portafogli di attori "rimbolsiti" dall'età,ma resta il fatto che si distruggono dei miti. Ma che roba è?! Voto 0
commento di ScemaranNonostante l'idea di spostare l'azione in Russia e affiancare una spalla più giovane avrebbe dovuto svecchiare un po' la trama, questo quinto e ultimo (si spera) capitolo della saga action mostra segni di stanchezza, tanto nel protagonista, un Willis ormai più compassato che ironico, quanto nelle dinamiche abbastanza prevedibili.
commento di Fanny SallyPer la saga "Die Hard" è davvero un buon giorno per morire. Il peggior film della serie conclude il ciclo in maniera ingloriosa: riguardatevi i primi tre capitoli, lasciate perdere questo!
leggi la recensione completa di lolbond007Dopo 30 minuti di film ho interrotto la visione ed ho deciso di leggere un libro per non passare la serata davanti a questa americanata.
commento di marcolomb85Ok, chi è l'idiota che ha tradotto il titolo in questo modo?A meno che la trama del film non preveda davvero qualcuno col potere di uccidere dicendo "buongiorno".S*
commento di S*