Pasqualino è un poveraccio che commette un delitto d'onore. Per questo motivo viene chiuso in un manicomio criminale, ma esce a causa della guerra. Viene catturato e finisce in un lager tedesco dove commette un altro omicidio. Alla fine delle ostilità ritorna in una Napoli tragicamente euforica che festeggia l'arrivo degli alleati.
Note
Alla regista piacciono le situazioni "forti" e talvolta ci sguazza senza ritegno. Qui è invece (quasi) controllata e il suo protagonista ha una dimensione di disperata grandezza, in un torvo affresco qualunquista. Quattro nomination all'Oscar, musiche di Enzo Jannacci.
Notevole film crudo, amaramente grottesco, sorta di estremizzazione dell'"arte di arrangiarsi" (vedi Zampa, per es.). Il personaggio della Stoler crea tristezza, sincera pena per la sua malvagità delosata.
Quando lo doppieranno in Italiano... fatemi sapere. Interessante la prima sequenza dove fuggono...il resto è scialba nebbia napoletana. Voto... temporaneo... 1---
Film stravagante,comunque la vita di questo personaggio non mi ha interessato più di tanto,presentata in modo spezzettata e con musica di sottofondo non gradevole.
Altro capolavoro della Wertmuller, in salsa grottesca. Quando il cinema italiano tornerà a descrivere così finemente il potere, il senso della vita, riuscendo a far anche divertire? Quei tempi sono finiti.
"Si sono vivo",pronuncia Pasqualino dinanzi ad uno specchio che non "vedeva" da anni. Ma e' un "vivo" inanimato,una tragica maschera di vigliaccheria quella di Pasqualino.Sopravvivere secondo la secolare "arte" partenopea dell'arrangiarsi è quello che mantiene in vita uno scalcinato "guappo". E' una parabola esistenziale feroce,spietata,eppur allegramente diroccata di folclore napoletano, la… leggi tutto
Odissea di uno scugnizzo in un mondo in cui non riesce ad inserirsi, sbranato dal caos, dalla violenza e dalla follia, fino a che non si ricorda una delle massime intorno alla quale ruota l'esistenza di tutti gli esseri umani: se non puoi batterli, unisciti a loro. C'è davvero troppa carne al fuoco (campi di sterminio, mafia, società italiana durante il fascismo, guerra,… leggi tutto
Napoli anni ’30 Pasqualino Frafuso è un guappo, unico uomo di una famiglia composta da sette donne tutte di dubbia bellezza, che aspira all’onore e al rispetto. Quando la maggior delle sorelle, ingannata da una promessa di matrimonio, finisce a fare la prostituta, Pasqualino deciderà di ristabilire l’onore della famiglia uccidendo l’uomo che sfrutta la…
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Commenti (9) vedi tutti
Vira sul grottesco.....comunque con belle scene e un ottimo Giannini.
commento di ezioBah. Sceneggiata napoletana sciatta.
commento di gruvierazFilm eccezzionale. Molto crudo e drammatico. Grande regista e grandi attori.
commento di DelfinoDelfinoUno dei migliori film della Wertmuller.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiNotevole film crudo, amaramente grottesco, sorta di estremizzazione dell'"arte di arrangiarsi" (vedi Zampa, per es.). Il personaggio della Stoler crea tristezza, sincera pena per la sua malvagità delosata.
commento di kotrabQuando lo doppieranno in Italiano... fatemi sapere. Interessante la prima sequenza dove fuggono...il resto è scialba nebbia napoletana. Voto... temporaneo... 1---
commento di BradyFilm stravagante,comunque la vita di questo personaggio non mi ha interessato più di tanto,presentata in modo spezzettata e con musica di sottofondo non gradevole.
commento di wang yuAltro capolavoro della Wertmuller, in salsa grottesca. Quando il cinema italiano tornerà a descrivere così finemente il potere, il senso della vita, riuscendo a far anche divertire? Quei tempi sono finiti.
commento di petrolini84voto 6 [11.09.2008]
commento di PP