L'assassinio di un senatore che sembra portare la firma dallo spietato killer sovietico Cassius, fa sì che l'ex agente della Cia Paul Shepherdson (Richard Gere) sia convinto dall'ex mentore ad affiancare nelle indagini il giovane agente dell'Fbi Ben Geary (Topher Grace). Paul, che in passato ha dato la caccia a Cassius, crede che il killer sia in realtà morto da tempo, mentre Ben, laureatosi con una tesi sull'operato di Shepherdson, sostiene che sia vivo e sia ritornato a compiere misfatti. Analizzando i delitti del passato e confrontandoli con quanto successo di recente, i due scoprono che Cassius potrebbe essere qualcuno che è più vicino a loro di quanto essi non sospettassero.
Note
In sede di scrittura, la collaudata coppia Michael Brandt/Derek Haas sfodera una sicurezza non comune: in una storia di ferro risolve l’ambiguità interna a Shepherdson nei primi minuti, rischiando di restare senza assi nella manica ma creandone altri a ogni ulteriore snodo. La regia, invece, si limita alla maniera aggrappandosi a espedienti rimasticati: l’abuso di ralenti stride con la costruzione antiretorica della storia e con l’asciuttezza formale del quadro, mentre le sciatte sequenze in flashback sono annunciate banalmente da filtri grigi. Peccati veniali del “doppio” Brandt, coraggioso veterano della sceneggiatura e regista debuttante.
Il plot è troppo complesso per una sceneggiatura sbrigativa ed a tratti ingenuamente semplificante, ma in compenso l'elemento della suspence viene introdotto al momento giusto, ed anche il contraltare degli affetti personali dei due protagonisti conferisce agli elementi investigativi un ritmo adeguato in un crescendo ben armonizzato. Voto 7.
Al di là del mito Gere, a volte basta il genio di un regista come Michael Brandt per creare un capolavoro che gli amanti del genere ricorderanno e vorranno rivedere più volte.
Quando un politico americano viene ucciso con il modus operandi di un killer sovietico ritenuto morto da tempo , viene richiamato in servizio l' agente della CIA che aveva indagato a lungo su di lui ... Questo film segna contemporaneamente l' inizio e la fine della carriera registica dell' americano Michael Brandt , più noto come sceneggiatore . Come si può quindi intuire ,… leggi tutto
Dalle prime immagini, la coppia Gere - Grace sembra malassortita, la forbice del differenziale artistico propende verso un Richard Gere in ottima forma e perfettamente a suo agio nel personaggio che si dimostrerà sempre più ambiguo. Impossibile trovare una sbavatura nella recitazione, ben supportata da un doppiaggio ineccepibile. Allo stesso modo, Topher Grace viene fuori dalla… leggi tutto
Non e' molto corretto ne' tantomeno prudente prendere per i fondelli lo spettatore, perche' e' lui che determina il successo o il tonfo di un prodotto di primo impatto sul pubblico come la creazione cinematografica. Qui in The double la frittata viene rigirata troppe volte affinché non si bruci, ma la fiamma che incendia di logorroici e neanche tanto clamorosi colpi di scena (puntuali e… leggi tutto
Quando un politico americano viene ucciso con il modus operandi di un killer sovietico ritenuto morto da tempo , viene richiamato in servizio l' agente della CIA che aveva indagato a lungo su di lui ... Questo film segna contemporaneamente l' inizio e la fine della carriera registica dell' americano Michael Brandt , più noto come sceneggiatore . Come si può quindi intuire ,…
Benché in pensione, l'agente CIA Paul Shepherdson viene richiamato in servizio a causa delle modalità con cui un losco senatore viene trovato assassinato e cioé con un metodo attribuibile al killer Cassio, da tempo inseguito e braccato proprio da lui. Messo in coppia con un agente molto più giovane, che lo ammira ma al contempo ha un suo modo personale…
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Commenti (5) vedi tutti
Thriller un po' anacronistico e lento ...
leggi la recensione completa di daniele64Questo film è una schiappa
commento di MagicTragicIl plot è troppo complesso per una sceneggiatura sbrigativa ed a tratti ingenuamente semplificante, ma in compenso l'elemento della suspence viene introdotto al momento giusto, ed anche il contraltare degli affetti personali dei due protagonisti conferisce agli elementi investigativi un ritmo adeguato in un crescendo ben armonizzato. Voto 7.
commento di ezzo24Film poco spettacolare !
leggi la recensione completa di chribio1Al di là del mito Gere, a volte basta il genio di un regista come Michael Brandt per creare un capolavoro che gli amanti del genere ricorderanno e vorranno rivedere più volte.
leggi la recensione completa di passo8mmridotto