Trama
La psicologa Margaret Matheson (Sigourney Weaver) è spinta dal giovane assistente Tom (Cillian Murphy), che da sempre conduce approfondimenti sulla metafisica, a interessarsi alle farneticazioni del famoso medium Simon Silver (Robert De Niro), rifattosi vivo dopo trent’anni di misteriosa assenza e intenzionato a rivelare verità sempre più scioccanti sui metodi usati dalla scienza classica per spiegare l’esistenza dei fenomeni paranormali. Dapprima reticenti, i due studiosi dovranno rivedere le loro posizioni quando l’esistenza di Tom sarà attraversata da anomali episodi che ne alterano la percezione della realtà.
Approfondimento
UN'OPERA DUALE
Terzo lungometraggio di Rodrigo Cortés, Red Lights è un thriller psicologico che esplora i meccanismi della percezione della mente umana e il confine tra fede e scienza. Prende avvio dalle esperienze di due scienziati razionalisti che, indagando su fenomeni metafisici, si scontrano con la realtà e le forze di un medium di fama mondiale. Il passato e il presente di ciascuno dei personaggi nascondono molte ombre e segreti e contribuiscono a rendere un climax di crescente tensione, fatto di deviazioni inaspettate. La sceneggiatura di Red Lights era sulla scrivania del regista fin dai tempi in cui si trovava a Barcellona per girare Buried. Sepolto, il suo precedente film, ed è innegabile che entrambe le opere presentino dei punti in comune. In apparenza antitetiche, entrambe le pellicole condividono infatti la volontà di mettere in scena esperienze, fisiche e/o emotive, portate alle loro estreme conseguenze. A differenza di Buried, girato con un budget ridotto e con un solo attore in appena 17 giorni, Red Lights è un progetto mainstream che ha previsto 10 settimane e mezzo di realizzazione, un cast di oltre 60 attori e 4000 comparse e riprese in varie città (Los Angeles, New Londra, Toronto, Barcellona). Per essere credibile e raggiungere un grado di verosomiglianza con quanto si apprestava a raccontare, Cortés per oltre un anno e mezzo si è dedicato meticolosamente allo studio di tutti i fenomeni paranormali inspiegabili e ai tentativi di risposta offerti sia dallo scetticismo scientifico sia dalla parapsicologia. In questo modo, ha realizzato un'opera duale, in cui la certezza e l'incertezza delle convinzioni dei protagonisti contribuiscono a creare un nodo complesso e contradditorio al tempo stesso. Avendo come modello di riferimento i thriller politici di Lumet, Pakula, Pollack e Frankenheimer, Cortés mostra come il cervello umano non sia uno strumento attendibile per la percezione della realtà, che varia in base alle eperienze, ai sogni e alle esigenze individuali.
TRA OCCULTO E SCIENZA
In Red Lights si confrontano in un continuo processo di demistificazione magia e scienza, mondo dell'occulto e realtà, riunendo elementi tipici del paranormale con la dissezione psicologica tipica dei film degli anni Settanta. Non si tratta però né di un giallo né di un film di genere. Semmai, segue la logica sotterranea dei romanzi di Richard Matheson: non è un caso che, oltre che emotivo e fisico, il film sia per lo più analitico e presenti al suo interno molte scene girate in aule e laboratori scientifici. I personaggi - scienziati, razionalisti rigorosi, sensitivi e parapsicologi - si muovono attraverso dimostrazioni, esperimenti e spettacoli di massa, in cui ogni cosa viene registrata al fine di avere un archivio che monitori ogni fenomeno apparentemente inspiegabile. Muovendosi su territori fatti di labili confini, i protagonisti usano i dialoghi solo per trasmettersi informazioni professionali o per discutere il da farsi ma mai per mettere in piazza le loro emozioni. Da questo punto di vista, non si tratta di un film verbalmente esplicito: le relazioni tra i diversi personaggi e la loro emotività nascosta si manifestano solo attraverso canali non verbali, accentuando la complessità della storia. Per questo motivo, per Cortés era fondamentale poter contare sul talento di grandi attori come De Niro, la Weaver o Murphy, capaci di comunicare le loro reazioni con il silenzio, gli sguardi e i movimenti del loro corpo. Grazie alle loro interpretazioni, Cortés spinge lo spettatore a vivere un'esperienza piena di intensità emotiva e a percepire la minaccia dell'ignoto in modo tangibile, realista e, talvolta, terrificante. Obiettivo di Red Lights non è dare spiegazioni ultime ma far sì che lo spettatore, adottando la prospettiva analitica dei personaggi e mettendo in discussione tutto ciò che vede, sia spinto a trovare la chiave di lettura dietro ogni evento, le contraddizioni interne e le incongruenze tra quanto sostenuto dalle due fazioni in causa.
Note
È proprio sulla dicotomia illusione/realtà (pasta madre del cinema e della Tv, come infatti viene accennato) che si gioca la pellicola di Rodrigo Cortés, forte del credito incassato con Buried. Sepolto. E di quel film, non a caso, riprende certi ingredienti fortunati, quali il ritmo martellante, l’effetto sorpresa e il ricorso a un ricco repertorio di invenzioni visive e di sceneggiatura. Questa volta, però, la formula non funziona e gli stessi espedienti utilizzati per rendere la storia credibile non fanno che sortire l’effetto contrario.
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Un bel pasticcio di sceneggiatura, una scena clou ridicola, una fastidiosa fotografia sottoesposta. Idea finale interessante, ma gestita in maniera frettolosa ed ingenua. Voto 5.
commento di ezzo24Bellino e piuttosto coinvolgente. Cillian Murphy sempre ottimo attore, molto credibile.
commento di Lupo65Voto 6
commento di eros7378Proprio non funziona... Voto 4
commento di ILDIODELLERECENSIONIThriller paranormale....un po' confuso.
leggi la recensione completa di ezioUn film molto interessante, che ha avuto discreto successo grazie anche al cast
commento di Utente rimosso (arwen88)Premessa interessante per un film tutto sommato funzionale ma piuttosto irritante. Rodrigo Cortés sembra convinto che la suspance sia generata mostrando allo spettatore il personaggio che si agita sulla scena...e fa questo per la maggior parte del tempo. Trama carina ma i tempi della narrazione non funzionano: in definitiva sembra un tv movie.
commento di Yayas82Non è complicatissimo arrivare alla fine, perchè in generale un buon film, ma terminato ci si chiede se veramente valeva la pena. C'è di meglio comunque.
commento di near87Film che,per il Tema trattato un certo effetto lo fa, anche se spesso la visione risulta troppo ridondante e furba,almeno gli Attori fanno bene il lavoro.voto.5.5.
commento di chribio1Bello…attori notevoli, finale sorprendente.
commento di Tex MurphyIl soggetto è interessante ma viene sviluppato in maniera sconfusionata e poco avvincente. Deboli anche gli attori che sembrano proprio non essere a loro agio. Peccato
commento di fefy