Hanshiro, un samurai il cui clan di appartenenza è andato in rovina, si presenta alle porte della casa di Iyi per chiedere che sia posta una nobile fine alla sua esistenza, chiedendo nel rispetto della tradizione di potersi suicidare di fronte a un gruppo di coraggiosi ronin. Kageyu, l’intendente del posto, ascoltati i propositi del ragazzo, ricorda che qualche tempo prima anche un altro giovane samurai, Motome, era stato accolto per lo stesso motivo. L’uomo ignora però che Hanshiro ha ben altre intenzioni: è lì solo per poter vendicare proprio la morte di Motome, suo caro amico.
Note
Remake in 3D del film Harakiri (1962) di Masahi Kobayashi.
Un hara-kiri sincero viene considerato un bluff ed il suo protagonista umiliato a morte, laddove quello successivo nasconde un desiderio premeditato di vendetta, che si nutre di profonde e drammatiche vicissitudini e disgrazie, nel contorno di un Giappone medioevale efficacemente ricostruito.
Visto coi sottotitoli inglesi data la mancata distribuzione italiana, è il secondo film sul tema dei samurai del prolifico regista Takashi Miike, dopo l' otttimo 13 ASSASSINI di cui viene recuperato in parte il cast. Rispetto al precedente, questo DEATH OF SAMURAI segue uno stile decisamente diverso, concentradosi sulle situazioni drammatiche e confinando tutte le scene d' azione alla sola… leggi tutto
Un primato ce l'ha: e' stato sicuramente il film che ha mietuto piu' vittime al festival di Cannes, sia dentro che fuori lo schermo. Al primo accenno di sangue (ad una quarantina di minuti dall'inizio) se ne e' andato il primo gruppo di circa 30 spettatori (sparsi per tutta la galleria, quindi non si erano organizzati...). Penso che alla fine del film fosse presente poco piu' di quattro… leggi tutto
Finalmente, a due anni di distanza dalla prima e in occasione del suo 62° compleanno, giunge la terza e (intanto) conclusiva parte del mio 'ambizioso' progetto di retrospettiva-omaggio dedicata al mio Regista…
FESTIVAL DI CANNES 2011 - CONCORSO
Il “Seppuku”, più conosciuto come “Harakiri”, ovvero il “taglio del ventre”, è una pratica che veniva seguita in Giappone a partire del 1100, come atto di espiazione, di natura fisicamente definitiva, nei confronti di una colpa commessa, o per sfuggire ad una morte disonorevole. La spada che si conficca…
Visto coi sottotitoli inglesi data la mancata distribuzione italiana, è il secondo film sul tema dei samurai del prolifico regista Takashi Miike, dopo l' otttimo 13 ASSASSINI di cui viene recuperato in parte il cast. Rispetto al precedente, questo DEATH OF SAMURAI segue uno stile decisamente diverso, concentradosi sulle situazioni drammatiche e confinando tutte le scene d' azione alla sola…
Un primato ce l'ha: e' stato sicuramente il film che ha mietuto piu' vittime al festival di Cannes, sia dentro che fuori lo schermo. Al primo accenno di sangue (ad una quarantina di minuti dall'inizio) se ne e' andato il primo gruppo di circa 30 spettatori (sparsi per tutta la galleria, quindi non si erano organizzati...). Penso che alla fine del film fosse presente poco piu' di quattro…
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Commenti (1) vedi tutti
Un hara-kiri sincero viene considerato un bluff ed il suo protagonista umiliato a morte, laddove quello successivo nasconde un desiderio premeditato di vendetta, che si nutre di profonde e drammatiche vicissitudini e disgrazie, nel contorno di un Giappone medioevale efficacemente ricostruito.
leggi la recensione completa di alan smithee