Trama
Tom (Martin Sheen), un medico statunitense, arriva in un paesino sui Pirenei francesi per recuperare il corpo del figlio, morto durante una tempesta mentre si stava recando in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, in Spagna. Per capire cosa passasse nella mente del giovane durante quel viaggio, l’uomo decide di completare il suo progetto, affrontando in solitaria il percorso di 800 km che lo separa dal centro spagnolo e portando con sé le ceneri del ragazzo. Durante il cammino, Tom incontrerà altri pellegrini, che colmi di fede lo aiuteranno a riscoprire il vero valore della vita.
Approfondimento
UN'ESPERIENZA MISTICA MILLENARIA
Il Cammino per Santiago, noto anche come Cammino di San Giacomo, è un viaggio spirituale che i pellegrini di tutte le fedi e religioni praticano da oltre mille anni. Nato in principio come esperienza solitaria da affrontare senza alcun sostegno e partendo a piedi direttamente dalla propria abitazione, con il tempo si è trasformata in un'avventura a sfondo mistico (e turistico) fatta di tappe prestabilite, durante le quali i pellegrini possono riunirsi in vari gruppi e continuare insieme il viaggio. Il più famoso e praticato dei percorsi è il Cammino francese, che attraversa i Pirenei lungo il confine franco-spagnolo a partire dal paesino di St. Jean Pied de Port. Questo itinerario, al centro del film, copre una distanza di oltre 800 chilometri, sullo sfondo dell'idilliaco paesaggio della Spagna del nord, in mezzo a valli, sentieri e fiumi che raccolgono le silenziose testimonianze di coloro che hanno affrontato il viaggio prima di loro. Seguendo le frecce gialle che indicano la direzione per Santiago, un pellegrino può percorrere all'incirca 12-15 chilometri al giorno, utili a raggiungere la città più vicina dove può trascorrere la notte. In questo modo, per completare il viaggio, occorrono in media 6-8 settimane e si arriva a destinazione in tempo per assistere alla Messa del Pellegrino, che si celebra ogni giorno a mezzogiorno nel Santuario di Santiago. Come mezzo di trasporto, alcuni scelgono anche la bicicletta o il cavallo e hanno la possibilità di soggiornare in alcuni rifugi o casa rurali, destinate ad ospitare le migliaia di pellegrini che ogni anno si mettono in viaggio e che hanno anche il desiderio di immergersi nella cultura locale, unendo l'esperienza religiosa con quella etnostoriografica.
SIMBOLI E REGOLE
I motivi che spingono i pellegrini a raggiungere il santuario di Santiago, dove si crede si trovino i resti di San Giacomo, sono molteplici. Alcuni sono spinti dal bisogno di cercar penitenza, altri illuminazione ma altri ancora lo fanno solo per puro spirito di avventura. Per tradizione, poi, la maggior parte dei pellegrini affronta il percorso portando con sé una conchiglia, simbolo delle conchiglie che secondo la leggenda ricoprivano il corpo di San Giacomo nel momento in cui fu ritrovato sulle sponde della costa galiziana. Altro simbolo, sicuramente più utile, del viaggio è un bastone da passeggio, pronto a far da sostegno alla stanchezza che può prendere il sopravvento durante la faticosa camminata a cui ci si appresta. Ogni pellegrino, poi, porta anche uno speciale documento, chiamato Credencial e acquistato per pochi euro da un'agenzia turistica spagnola, che contiene la mappa del percorso dalla propria abitazione fino al santuario e viceversa. Conosciuto anche come "passaporto del pellegrino", il Credencial viene timbrato con il logo ufficiale di "San Giacomo" tutte le volte che i viandanti si fermano in una città o in un alloggio, divenendo sia un diario della traversata sia una prova da mostrare all'Ufficio del Cammino di Santiago per certificare che l'impresa è stata portata a termine seguendo percorsi e regole ufficiali e ottenere un compostela, un certificato attestante il completamento del pellegrinaggio.
L'ESPERIENZA DI MARTIN SHEEN
Dopo aver avuto il privilegio di stringere la mano di Madre Teresa di Calcutta, di essere ricevuto in Vaticano da papa Giovanni Paolo II, di aver visitato il santuario di Lourdes e di aver girato un film a Medjugorje, Martin Sheen desiderava portare a compimento il suo percorso di avvicinamento alla fede cattolica visitando la Cattedrale di Santiago e prendendo parte al pellegrinaggio di cui aveva tanto sentito parlare. Proprio per questo motivo, nonostante fosse impegnato con il suo contratto settennale sul set della serie tv West Wing, è riuscito a ritagliarsi un ritaglio di tempo per realizzare almeno in parte quest'esperienza. Dopo aver partecipato a una riunione familiare in Irlanda nell'estate 2003 in omaggio alle origini della madre, l'attore ha sentito l'esigenza di rendere riconoscimento anche alle origini spagnole del padre, decidendo di affrontare il Cammino di Santiago nonostante avesse solo 7 giorni liberi prima di dover rientrare sul set a Los Angeles. Appena atterrato a Madrid, insieme ad alcuni amici e familiari stretti, si è diretto verso la tappa più vicina del Cammino di Burgos che, partendo dalla visita alla Cattedrale di Burgos, si sposta poi verso ovest fino ad arrivare al Santuario di San Giacomo. Pur portando a termine il percorso, Martin Sheen è rimasto con il rammarico di non averlo fatto in maniera canonica, ripromettendosi di rifarlo un giorno. L'occasione giusta, per volere del caso o della volontà divina, è arrivata quando chiacchierando con suo figlio, il regista Emilio Estevez (che ha deciso di tenere il cognome originale Estevez anziché quello scelto dal padre per non subire la "condanna" dei figli d'arte) ha deciso di rendere insieme a lui omaggio alla Spagna, terra delle loro origini, e riscoprirne valori e tradizioni con una storia in cui chiunque potesse riconoscersi, il cui protagonista è spinto ad accettare se stesso e le persone che lo circondano imparando a liberarsi dal sovraccarico imposto dalla società.
Note
Ha le carte in regola per essere definito un film on the road Il cammino per Santiago. Nella sua semplicità, è opera riconciliante, avvolta da una musica che fa da protagonista e da un candore che non lascia indifferenti. La religione non c’entra niente, Tom e i suoi compagni di strada marciano verso un nuovo tipo di pace che non a caso non termina nella basilica di Santiago. Per raggiungerla è necessario continuare a camminare sino al mare, e oltre.
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Emilio Estevez, il regista del film, ha mostrato una certa temerarietà (o presunzione?) per aver voluto tornare lungo la strada del Cammino per Santiago di Compostella, dopo l’illustre precedente di Luis Buñuel, che di quel viaggio e di quella meta aveva dato una lettura personalissima, laica e originale.
leggi la recensione completa di laulillaIl film, in se, è nato col pretesto di una storia che colpisce... vero. Però trova comunque una sua bella dimensione... di amicizia prima che mistica. Una bel film di viaccio e scoperta di noi prima ancora dei luoghi che stai attraversando. La tua vita si stratifica su e con quella degli altri viaggiatori. 8,5
commento di BradyÈ la decima volta che vedo questo film,non è certo un film eccezionale,stupendo,eppure c’è qualcosa di mistico,qualcosa di soprannaturale,qualcosa di speciale,che ti prende e lo guardi e lo riguardi e lo riguardi e ti commuovi,la trama del film è semplice e nello stesso tempo intrigante e bella,da vedere assolutamente.
commento di polacmarUna via crucis dell'anima....
leggi la recensione completa di ezioIl soggetto sarebbe stato anche molto buono ma la sceneggiatura è una serie di banalità e i dialoghi sono ai limiti del ridicolo
commento di ndsniente di eccezionale nemmeno nei contenuti
commento di LuccorbatIntenso e struggente
leggi la recensione completa di Furetto60...la morte del figlio, una perdita così contronatura, farà ritrovare al padre attraverso il cammino di Santiago il senso della vita...
leggi la recensione completa di fratellicaponeCammino Religioso in ambienti inconsueti.
leggi la recensione completa di chribio1Onesto ma molto convenzionale, prevedibile dalla prima all'ultima inquadratura. Bei paesaggi, molte banalità. Andarsi a vedere, per il vero senso-non-senso del cammino di Santiago, lo splendido La via lattea di Bunuel.
commento di bertoltNoioso oltre misura, mi aspettavo mooolto di più da questa pellicola. Il viaggio dei "nuovi pellegrini" è tutto fuorchè interessante, le loro motivazioni più o meno ridicole (a parte quella del protagonista) non danno nulla o quasi allo spettatore.
commento di Tex Murphy