Tre nuovi capitoli dell'educazione sentimentale secondo Veronesi, con un personaggio - il tassista Cupido - a legarli l'uno all'altro. Nel primo - Giovinezza - Roberto è un giovane e ambizioso avvocato che sta per sposarsi con Sara. Il suo travolgente incontro con Micol, bellissima e misteriosa, lo porterà però in una realtà fuori dal tempo, sospesa fra personaggi stravaganti e tentazioni irresistibili. “Maturità” è invece il titolo del secondo, che racconta di Fabio, affermato anchorman televisivo e marito fedelissimo da 25 anni, travolto da un incontro imprevisto e fatale con una donna, Eliana, che non è però chi sostiene di essere: liberarsene diventerà piuttosto complicato. L'ultimo si intitola “Oltre” e presenta Adrian, un professore americano di storia dell’arte, che da qualche anno, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, la città che ha sempre amato. Riservato e solitario frequenta poche persone tra cui Augusto, il portiere dello stabile in cui vive. Forse solo a lui ha rivelato il suo segreto: sette anni prima ha subito un delicatissimo intervento di trapianto del cuore. Il fulminante incontro con la figlia di quest’ultimo, Viola, sconvolgerà la sua tranquilla esistenza e lo porterà a vivere sensazioni sopite da tempo.
Note
Il film, insomma nasceva da un’idea produttiva ambiziosa, spavalda, come quelle dei più grandi produttori italiani del Dopoguerra: una grande star americana, la diva italiana più nota in tutto il mondo (Monica Bellucci), il più bravo comico dai tempi di Sordi (Verdone). Il risultato non è all’altezza di questa idea enormemente più ambiziosa dei produttori italiani che sognano un diritto d’antenna o un contributo pubblico per ricavare il loro profitto e strafottersene del film.
Giovanni Veronesi non è Stanley Kubrick e Billy Wilder, ma un onesto artigiano di cinema sentimentale italiano garbato e gentile. Manuale d’amore 3 il capitolo finale della fortunata saga al botteghino di “Manuale d’amore”.
forse il peggiore della serie,film che non fa ne ridere ne piangere ne altro ,non lascia alcun segno,diciamola tutta sarebbe ora di chiudere il filone di manuale d'amore
Deluso da questo film scialbo, mediocre, lento che sembra quasi un cinepanettone. L'unica emozione per me qui è stata vedere il grande De Niro recitare in modo ironico con la sua voce in italiano. Il resto mi ha convinto poco, peccato.
Manuale numero tre. Forse il peggiore della serie e per svariati motivi: sarà che di questo cinema in franchise se ne hanno già piene le tasche, sarà che l'unico amore presente nel film è quello citato nel titolo, sarà che il lavoro di Veronesi ci riporta in mente l'italietta del nepotismo e della scarsa coscienza, sarà che non se ne può più di vedere De Niro buttarsi via in produzioni… leggi tutto
La caduta di un mito... vedere Robert De Niro qui ridotto come l'uomo bicentenario (con tutti i soldi che ha i capelli non li tinge, ma preferisce mostrarsi al naturale proprio come lo abbiamo visto a San Remo e al Festival di Cannes) che parlotta in italiano senza forse capire nemmeno lui cosa dice e vederlo cimentarsi in uno spogliarello davanti a Monica Bellucci mi ha quasi… leggi tutto
Manuale d’amore 3 Italia 2011 la trama: Film composto da tre episodi sul tema dell’amore: Giovinezza con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti e Valeria Solarino. Maturità con Carlo Verdone e Donatella Finocchiaro ed infine Oltre la maturità con Robert De Niro, Michele Placido e Monica Bellucci. I 3 episodi sono raccontati dal tassista Cupido che fa da filo…
Uffa che noia questi sequel....capitolo 1 capitolo 2 capitolo 3 capitolo 4....mancanza d'idee e piatta ripetitivita' e come tutti i film a episodi qualcosa e' bello qualcos'altro e' brutto a secondo dei gusti personali.Certo mi mancava solo De Niro a fare uno strip tease e poi ho visto tutto....mediocre.
Il primo mi era anche piaciuto, il secondo no, ora siamo al terzo, e stavolta i capitoli sono 3, e non 4 come di consueto. Come spesso accade, i tre episodi non sono omogenei. Il primo, con un valido Scamarcio, peraltro, è “teribile”, ma veramente. La scrittura è catastrofica, e presuppone che tutti gli attori recitino parti da deficienti, da bambini delle medie, pure un tantino immaturi.…
VOTO : 5. Francamente di un capitolo numero tre di “Manuale d’amore” non se ne sentiva proprio il bisogno (la bella notizia rimane che il pericolo di un quarto dovrebbe essere definitivamente scongiurato) e nonostante il tentativo di alzare l’asticella (la presenza di Robert De Niro) il risultato è più fiacco dei predecessori (e in costante discesa).
Tutto risulta decisamente…
credo che intitolare questo film manuale d'amore 3 o in altro modo ne influenzi poco la qualità inquanto essendo ad episodi non c'è un vero filo logico nei tre capitoli della serie. Pero qui ormai le idee iniziano a mancare. il primo episodio è banale banale salvato da alcuni personaggi simpatici, il secondo è noioso ma con il verdone di questi tempi non potrebbe essere altrimenti, mentre il…
Manuale numero tre. Forse il peggiore della serie e per svariati motivi: sarà che di questo cinema in franchise se ne hanno già piene le tasche, sarà che l'unico amore presente nel film è quello citato nel titolo, sarà che il lavoro di Veronesi ci riporta in mente l'italietta del nepotismo e della scarsa coscienza, sarà che non se ne può più di vedere De Niro buttarsi via in produzioni…
Ultimamente mi capita di pensare che il mio rapporto con il cinema abbia delle sfaccettature di masochismo puro: non si spiegherebbe altrimenti la pervicacia con la quale insista ad autoinfliggermi la visione degli agghiaccianti "Manuali d'amore" di Giovanni Veronesi. Chi ha avuto la bontà di seguire le mie opinioni, sa che detesto assai poco cordialmente le "nuove" commedie all'italiana che,…
Siamo al numero tre, certamente non se ne sentiva tutta la necessità di questa serie così prolungata e tutta sostenuta dagli interpreti messi a disposizione, solo questo, dato che le storie a dire che sono fatte di niente è dire poco, ma questo regista, anche presuntuoso e pieno di sé, ha potuto contare su questa sicurezza ed in effetti è la sola arma, oltre che una cura superficiale di…
Vacuo, inutile, noioso, insignificante. Un contenitore vuoto, un format logoro. Regia impalpabile, attori quasi tutti a picco: Propizio, Scamarcio e Pantani simil-Ceccherini impresentabili; Verdone e Placido col pilota automatico; la Chiatti è patinata ed acerba; la Bellucci s'impegna, ma De Niro ha una dizione italiana migliore della sua; la Finocchiaro è la migliore del cast italiano, la…
In un'annata che ha visto le commedie targate Italia conquistare posizioni nella classifica dei film più visti che da trent'anni non sfioravano,in tale quantità,"Manuale d'amore" atto terzo,che ai nastri di partenza,con l'innesto di Robert De Niro sembrava tra i titoli più quotati nel totalizzare ottimi incassi,è stato invece la maggior delusione per la casa di produzione che l'ha…
Tre episodi del tutto dimenticabili, che non danno forza al messaggio (sì, quale messaggio?). Il primo è semplicemente insignificante ma ancora non affonda il film. Arriva il secondo e non ci si crede, sul bordo del ridicolo. Il terzo infine lo definirei triste. Anche se, forse, sarebbe meglio dire improbabile (e un po' imbarazzante...). Lo so, non ho detto praticamente niente... Più o meno…
C'è un De Niro disonorato dal Dio Denaro, un De Niro de(s)naturato, narcotizzato, dall'odore di distanti raduni nerd, un De Niro damerino in adorazione di dementi sderenati, De Niro debole di reni, distante dall'Eden…
Io non l'ho trovato poi così male, certo il film è mediocre, ma non proprio da buttare via: il primo episodio è discreto, intanto perchè c'è Laura Chiatti in versione bambola sexy (e questo vale già mezzo biglietto), e poi perchè c'è molto humor alla Pieraccioni (infatti Scamarcio sembra il suo alter ego, basta vedere la scena con il coccodrillo gonfiabile). Anche il secondo è molto…
La caduta di un mito... vedere Robert De Niro qui ridotto come l'uomo bicentenario (con tutti i soldi che ha i capelli non li tinge, ma preferisce mostrarsi al naturale proprio come lo abbiamo visto a San Remo e al Festival di Cannes) che parlotta in italiano senza forse capire nemmeno lui cosa dice e vederlo cimentarsi in uno spogliarello davanti a Monica Bellucci mi ha quasi…
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Commenti (5) vedi tutti
Giovanni Veronesi non è Stanley Kubrick e Billy Wilder, ma un onesto artigiano di cinema sentimentale italiano garbato e gentile. Manuale d’amore 3 il capitolo finale della fortunata saga al botteghino di “Manuale d’amore”.
leggi la recensione completa di claudio1959forse il peggiore della serie,film che non fa ne ridere ne piangere ne altro ,non lascia alcun segno,diciamola tutta sarebbe ora di chiudere il filone di manuale d'amore
commento di danandre67DIVERTANTE,FATTO CON GARBO .
commento di fralleDeluso da questo film scialbo, mediocre, lento che sembra quasi un cinepanettone. L'unica emozione per me qui è stata vedere il grande De Niro recitare in modo ironico con la sua voce in italiano. Il resto mi ha convinto poco, peccato.
commento di Utente rimosso (Scandalo al sole3 stelle e 1/2.Si può vedere e passare 1 h. e mezza "leggera"
commento di juil789