Christy Brown (Day-Lewis) è colpito da una paralisi che gli preclude i movimenti e la parola. Malgrado questa tremenda menomazione, la sua famiglia, numerosissima e di modeste condizioni economiche, lo accoglie con grande amore. Christy riesce a comunicare mediante i movimenti del proprio piede sinistro.
Note
Opera prima del regista irlandese Jim Sheridan. Grande la serietà con cui la storia viene affrontata, senza concessioni a facili sentimentalismi e addirittura con ironia. Premi Oscar a Daniel Day-Lewis e a Brenda Fricker.
Non ci sto, per vari motivi.Gli Oscar a Day-Lewis e alla Fricker(soprattutto a quest'ultima)sono esagerati.La regia è fredda, scolastica,e questa biografia ne risente negativamente:è poco approfondita, poco coinvolgente.Ho apprezzato molto di più il francese "Lo scafandro e la farfalla"
L'intensa e commovente performance di Daniel Day-Lewis sorregge una biografia asciutta e poco approfondita, altrimenti priva di grandi spunti di interesse.
Il primo oscar di Daniel Day-Lewis è il migliore, "apripista" rispetto ai più famosi (in tema) Tom Hanks o Eddie Redmayne; film toccante ma senza acuti da eccellenza.
Dopo aver visto "Nel nome del padre", fa sicuramente meno effetto. Comunque molto bello, una storia interessante. Se si fosse buttata un po' più sul commovente, forse sarebbe stato ancora più bello.
Questo film di Jim Sheridan, tratto dal libro omonimo, racconta la storia di Christy Brown, ragazzo quasi del tutto paralizzato ad eccezione della gamba sinistra e divenuto famoso come pittore e scrittore dopo esser cresciuto in una famiglia decisamente larga quanto povera in canna. Subito amato dalla madre e dagli 11 fratelli e sorelle, Christy verrà davvero accettato anche dal padre, il… leggi tutto
Nato a Dublino nel 1932 da un parto sfortunato, Christy Brown (Day-Lewis) soffre di una paralisi cerebrale che ne limita il linguaggio e i movimenti. Cresciuto in una numerosissima quanto modesta famiglia, Christy grazie a una grande forza di volontà e al suo piede funzionante diventerà un artista con abilità nel campo della pittura e della narrativa. Il film d'esordio dell'irlandese Jim… leggi tutto
E' una storia di alto impatto drammatico, molto emozionante, coinvolgente e con una buona dose di tensione drammatica. Non è esente da difetti o lentezze nella narrazione, ma è ampiamente riscattata da un Daniel Day-Lewis realmente gigantesco, che si identifica totalmente col suo personaggio fino a incarnarne l'anima e corpo, sciogliendo i confini tra realtà e finzione…
Uno stupendo film sulla disabilità. Che ha per vantaggio quello di avere come protagonista Daniel Day-Lewis, che rende alla perfezione una parte difficilissima.
Tratto, come noto, da una incredibile e splendida storia vera, su di un disabile grave che diventa artista, e poi riesce anche a sposarsi. Semplice, ma per nulla sciatto, nella scrittura e nell’accompagnamento musicale;…
Nei primi anni 30 a Dublino in una famiglia umile nasce l’ennesimo bambino, Christy. Il piccolo ha una lesione celebrale che lo rende di fatto storpio e ritardato. Così almeno credono i suoi genitori e i suoi tanti fratelli fin quando Christy con il suo piede sinistro, l’unico arto in grado di controllare, riesce a comunicare con i familiari. Da quel momento cambia la vita del…
Una delle prime cose che si impara da neonati è a camminare: proprio perchè è una capacità così intrinseca dell'uomo non ci accorgiamo mai quanto essa sia importante, quanto ci renda…
Sono plurime le motivazioni per il grande entusiasmo di fronte alla proposizione "tratto da una storia vera". Sentendo queste quattro parole serpeggiare all'interno del pubblico cinematografico, si può arrivare…
Dopo la visione del film, ho voluto leggere anche il libro da cui è tratto, perché anche un ottimo sceneggiatore non può che fare un sunto, non può evitare omissioni e l'autobiografia di Christy Brown (1932 - 1981) è certo opera pregevole, scritta con passione tra i diciotto e i vent'anni. E' il suo primo libro, cui seguiranno opere letterarie di poesia e prosa tra cui spicca "Dal fondo…
Nato a Dublino nel 1932 da un parto sfortunato, Christy Brown (Day-Lewis) soffre di una paralisi cerebrale che ne limita il linguaggio e i movimenti. Cresciuto in una numerosissima quanto modesta famiglia, Christy grazie a una grande forza di volontà e al suo piede funzionante diventerà un artista con abilità nel campo della pittura e della narrativa. Il film d'esordio dell'irlandese Jim…
Penso che tutti gli amanti del cinema, come di qualsiasi altra forma d'arte, sono attratti e affascinati dall’idea di esaminare la condizione umana (nelle sue virtù, nelle sue capacità, nella sua intelligenza,…
A fine agosto Clint aveva sponsorizzato alla Convention di Tampa il candidato repubblicano Mitt Romney e la Sua divertita e spigliata performance (il nostro ha 82 anni) contro il "fantasma” del Presidente in carica…
Povero piede, rispetto alle mani è relegato in secondo piano, maledetto per i suoi odori sgradevoli , calli e duroni, eppure senza di lui non potremmo deambulare, nè ballare,…
Questo film di Jim Sheridan, tratto dal libro omonimo, racconta la storia di Christy Brown, ragazzo quasi del tutto paralizzato ad eccezione della gamba sinistra e divenuto famoso come pittore e scrittore dopo esser cresciuto in una famiglia decisamente larga quanto povera in canna. Subito amato dalla madre e dagli 11 fratelli e sorelle, Christy verrà davvero accettato anche dal padre, il…
VOTO : 7++. La vita è un dono meraviglioso, come lo è questo film che segna l'esordio di Sheridan e del suo legame importante con Daniel Day Lewis. Il primo trova i giusti equilibri narrativi per cui riesce nell'intento di fare del film non un semplice trattato sulla malattia fisica, bensì un'opera di sentimento ed amore per la vita. Il secondo offre un'interpretazione…
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Commenti (10) vedi tutti
Superficiale e sonnacchioso anche se l'argomento è interessante
commento di gruvierazBuon film di alto impatto drammatico, che vale soprattutto per la grande interpretazione di Daniel Day-Lewis.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiNon ci sto, per vari motivi.Gli Oscar a Day-Lewis e alla Fricker(soprattutto a quest'ultima)sono esagerati.La regia è fredda, scolastica,e questa biografia ne risente negativamente:è poco approfondita, poco coinvolgente.Ho apprezzato molto di più il francese "Lo scafandro e la farfalla"
commento di francaraccioL'intensa e commovente performance di Daniel Day-Lewis sorregge una biografia asciutta e poco approfondita, altrimenti priva di grandi spunti di interesse.
commento di Fanny SallyIl primo oscar di Daniel Day-Lewis è il migliore, "apripista" rispetto ai più famosi (in tema) Tom Hanks o Eddie Redmayne; film toccante ma senza acuti da eccellenza.
commento di _Rocky_Storia di coloro che affrontano la vita tutti i giorni
commento di danandre67Dopo aver visto "Nel nome del padre", fa sicuramente meno effetto. Comunque molto bello, una storia interessante. Se si fosse buttata un po' più sul commovente, forse sarebbe stato ancora più bello.
commento di palozStoria di veri eroi. Storia di coloro che affrontano veramente la vita. Unica l'interpretazione di Daniel Day Lewis. (8)
commento di KAMANCapolavoro indiscutibile, da non perdere assolutamente neppure alla centesima replica, inno alla vita e alla gioia di vivere.
commento di orlandorimbaud