Sally Hurst, una solitaria e introversa adolescente, va a vivere con il padre Alex e la nuova fidanzata Kim nella villa dell'Ottocento che stanno ristrutturando. Esplorando la tenuta, la ragazza scopre un sotterraneo nascosto dal quale libera, involontariamente, una razza di antiche e oscure creature.
Note
Nell’uso del bosco come rifugio favolistico, nella centralità della bimba e nel suo confronto con le orribili (nelle intenzioni) e ridicole (nella realizzazione) creature, i modelli di riferimento – oltre al Tv movie omonimo del 1973 – sono dichiaratamente La spina del diavolo e Il labirinto del fauno di Guillermo Del Toro, qui peraltro cosceneggiatore e coproduttore. Il risultato, però, è una fotocopia che induce a seguire il suggerimento del titolo piuttosto facilmente.
Ottima ambientazione, buona regia, convincenti le interpretazioni, ma nessuna paura. Ovviamente, come sempre in questi film, il mostro, il fantasma o le presenze sono la materializzazione della infinita stupidità ed egoismo degli adulti verso la fantasia dei bambini.
P.S.: c'è un volto stilizzato sulla testiera del letto della bambina ?
Voto: 6.
Antiche, malvage e dispettose presenze infestano una vecchia e cupa villa in cui si trasferisce una famiglia in corso di formazione.
Racconto fantastico dalle atmosfere oscure che attinge alla mitologia nordica.
Favola nera realizzata magistralmente. I folletti sono perfetti: buffi e inquietanti, come vuole la tradizione del popolo fatato, e la loro pericolosità è credibile. Qualche scena non convice ma la cura nei dialoghi, nelle reazioni dei personaggi e nello sviluppo della trama, è sorprendente. Inoltre il protetto di Del Toro è un buon regista.
Solita casa infestata, solita bambina a cui nessuno crede, soliti adulti egoisti e stupidi. La paura proviene da piccoli mostriciattoli armati, non molto suggestivi.
Quando ho cominciato a vedere questo film mi è sorto subito un dubbio sul titolo:ma quel Non avere paura del buio era un'affermazione, un'esclamazione o una domanda? Eppure sui titoli di testa non mi era sembrato di vedere punti interrogativi. Decisamente criticabile pensare a queste facezie da parte mia però a meno che nella prossima vita rinascerò mago (e non divino Otelma) prevedevo ogni… leggi tutto
Il titolo non è dei più fantasiosi per un film che si propone di spaventare lo spettatore con quella che è tradizionalmente una delle paure più ataviche dell’uomo: l’oscurità, quell’assenza di luce che spesso diventa anche sinonimo di ignoto, e dell’ignoto per eccellenza che è la morte.
Le premesse di questo racconto… leggi tutto
A proposito di quell'immenso mondo che è l'horror.
Non ho intenzione di recensire in modo approfondito questo film (anche se qualcosa in più del mio commento breve c'è da dire) ma vorrei cogliere l'occasione per discutere più in generale dei massimi sistemi. Massimi sistemi cinematografici relativi all'horror ovviamente.
Mi capita sempre più… leggi tutto
Buona rilettura del gotico e dell’immaginario dark per antonomasia. Un film sulfureo e magniloquente, che non si risparmia in luoghi comuni (la figura genitoriale) e che pone anche un interessante tassello sul disadattamento sociale infantile. Nixey non è Guillermo del Toro (che qui scrive e produce), ma la sua è una regia visiva, dinamica, che omaggia le suggestioni del buon…
Il titolo non è dei più fantasiosi per un film che si propone di spaventare lo spettatore con quella che è tradizionalmente una delle paure più ataviche dell’uomo: l’oscurità, quell’assenza di luce che spesso diventa anche sinonimo di ignoto, e dell’ignoto per eccellenza che è la morte.
Le premesse di questo racconto…
A proposito di quell'immenso mondo che è l'horror.
Non ho intenzione di recensire in modo approfondito questo film (anche se qualcosa in più del mio commento breve c'è da dire) ma vorrei cogliere l'occasione per discutere più in generale dei massimi sistemi. Massimi sistemi cinematografici relativi all'horror ovviamente.
Mi capita sempre più…
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Commenti (6) vedi tutti
Ottima ambientazione, buona regia, convincenti le interpretazioni, ma nessuna paura. Ovviamente, come sempre in questi film, il mostro, il fantasma o le presenze sono la materializzazione della infinita stupidità ed egoismo degli adulti verso la fantasia dei bambini. P.S.: c'è un volto stilizzato sulla testiera del letto della bambina ? Voto: 6.
commento di ezzo24Antiche, malvage e dispettose presenze infestano una vecchia e cupa villa in cui si trasferisce una famiglia in corso di formazione. Racconto fantastico dalle atmosfere oscure che attinge alla mitologia nordica.
leggi la recensione completa di Fanny SallyFavola nera realizzata magistralmente. I folletti sono perfetti: buffi e inquietanti, come vuole la tradizione del popolo fatato, e la loro pericolosità è credibile. Qualche scena non convice ma la cura nei dialoghi, nelle reazioni dei personaggi e nello sviluppo della trama, è sorprendente. Inoltre il protetto di Del Toro è un buon regista.
leggi la recensione completa di Yayas82Non male anche se n3l finale scema un po vot9 6 meno
commento di eros7378Pessimo thriller senza trama e senza interpretazione
commento di IGLISolita casa infestata, solita bambina a cui nessuno crede, soliti adulti egoisti e stupidi. La paura proviene da piccoli mostriciattoli armati, non molto suggestivi.
commento di negro