Basato sulle testimonianze dei sopravvissuti al dramma consumatosi all'Ecole Polytechnique di Montréal il 6 dicembre del 1989, il film racconta i tremendi fatti di quel giorno attraverso gli occhi di Valérie e Jean-François, due studenti che videro la loro vita messa a rischio quando un estraneo si introdusse nella scuola con il proposito di uccidere quante più donne possibile.
Gran vociare di giovani, rumori di fondo normali per un politecnico, pochi dialoghi: quello che rimane nelle orecchie, dopo l’incipit di cui sopra, sono i dirompenti colpi di un fucile automatico che non lascia scampo, all’eco che le detonazioni provocano nei saloni e nei lunghi corridoi della scuola. Una colonna sonora che fa sobbalzare.
Villeneuve imita Gus Van Sant a livello stilistico e anche lui decide di raccontare un tremendo fatto di cronaca. Una strage avvenuta nel 1989 che ancora oggi si ricorda con molto dolore.
Il 6 dicembre 1989 un uomo di 25 anni, armato di carabina Ruger Mini-14 semi-automatica, compie una strage all'École Polytechnique de Montréal, la facoltà d'Ingegneria dell'Università della metropoli québécoise, selezionando le vittime in base al sesso, quello opposto. Villeneuve mette in scena il durante e il dopo. Il prima non merita attenzione.
" Se avrò un bambino gli insegnerò ad amare.Se avrò una bambina le dirò che il mondo è suo"
Queste le parole di Valerie,una delle sopravvissute alla strage dell'Ecole Polytechinique di Montreal avvenuta il 6 dicembre 1989 quando un pazzo entrò armato di fucile all'interno dell'affollatissima Facoltà di ingegneria e sparò moltissime volte… leggi tutto
Marc è uno studente in bolletta con la passione per le armi e per l'esercito, che vive una grave crisi interiore dovuta ai suoi fallimenti professionali e personali ed ha sviluppato un odio insensato e farneticante verso l'altro sesso ed il movimento femminista in particolare. Storia di una strage: quella in cui il 6 dicembre 1989 all'École polytechnique di Montréal il… leggi tutto
"I'll give you my gun when you pry (or take) it from my cold, dead hands."
“Guns” è un mini-saggio lampo, un instant essay, di un’intelligenza, ponderatezza, buon senso, ragionevolezza…
Denis Villeneuve (1967), a partire dal 1990 autore - in attesa di "Dune: Part Two" (film), "Dune: the SisterHood" (serie) e di "the Son" (mini-serie) - di 10 lungometraggi (5 dei quali anche sceneggiati, da solo o in…
Tutti i bambini, tranne uno.
Una villetta come tante e, al suo interno, un tavolo da pranzo che prospettica metafora ha reso più lungo di quanto dovrebbe essere. E nulla a rimedio, niente. Persino…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Scusate gli errori. Avevo solo 15 minuti per scrivere.
Se oggi ho intenzione di suicidarmi non è per motivi economici, è che ho aspettato di finire tutti i miei soldi e ho rifiutato anche un lavoro. Le mie ragioni sono politiche: ho stabilito di mandare al creatore le femministe che da sempre mi hanno inasprito la vita. Da sette anni essa non mi dà più una gioia ed…
Villeneuve ci racconta in maniera lucida e chiara i tremendi fatti accaduti nel 1989, una strage vera e propria al Politecnico di Montreal.
In pratica un ragazzo con profondo odio verso il mondo delle donne in particolar modo verso la "classe" delle femministe decidere di ucciderne quante più possibili.
Il ragazzo infatti non ucciderà nessun ragazzo, ma farà…
Il 6 dicembre 1989 Marc Lépine, 25 anni, armato di carabina Ruger Mini-14 semi-automatica, compì una strage all'École Polytechnique di Montréal, la facoltà d'Ingegneria dell'Università della metropoli del Quèbec. Poi si sparò un colpo accanto all’ultima vittima.
Lépine uccise per deliberata scelta solo donne, tredici…
Il film è senz’altro la ricostruzione del massacro al politecnico di Montreal nel dicembre del 1989 e perciò una testimonianza in omaggio alle vittime, le quattordici ragazze barbaramente uccise, e vittima sui generis lo è anche lo studente l’omicida suicida.
La descrizione di questo assassino è disarmante perché comunque sia ci fa entrare nella…
Al Politecnico di Montréal (che nella versione italiana viene tradotto, nei titoli di testa, Monreale...), il 6 dicembre del 1989, uno studente (Maxim Gaudette), paranoico, misogino e asociale, progetta e mette in atto un folle piano omicida: entrare nella scuola, uccidere il maggior numero possibile di donne e poi togliersi la vita. Dalla teoria alla pratica il passo è breve ed il…
Ispirato a un terribile fatto di cronaca nera ,verificatosi nel 1989 al politecnico di Montreal ,è un film essenziale, asciutto, duro e realistico.In un inquietante bianco e nero, Villeneuve,senza sbavature e senza fronzoli,con taglio documentaristico,riporta la cronaca del terribile e insensato eccidio, che un folle sciagurato causò,sparando contro 28 studentesse e…
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Commenti (6) vedi tutti
Gran vociare di giovani, rumori di fondo normali per un politecnico, pochi dialoghi: quello che rimane nelle orecchie, dopo l’incipit di cui sopra, sono i dirompenti colpi di un fucile automatico che non lascia scampo, all’eco che le detonazioni provocano nei saloni e nei lunghi corridoi della scuola. Una colonna sonora che fa sobbalzare.
leggi la recensione completa di michemarVilleneuve imita Gus Van Sant a livello stilistico e anche lui decide di raccontare un tremendo fatto di cronaca. Una strage avvenuta nel 1989 che ancora oggi si ricorda con molto dolore.
leggi la recensione completa di ClintZoneUna cronaca dei nostri giorni, trent'anni fa.
leggi la recensione completa di yume...pozze di sangue che si uniscono...l'estremo, glaciale, realismo è necessario a non farci rimanere indifferenti e a domandarci perché?
commento di marco biFilm duro e realistico
leggi la recensione completa di Furetto60Il 6 dicembre 1989 un uomo di 25 anni, armato di carabina Ruger Mini-14 semi-automatica, compie una strage all'École Polytechnique de Montréal, la facoltà d'Ingegneria dell'Università della metropoli québécoise, selezionando le vittime in base al sesso, quello opposto. Villeneuve mette in scena il durante e il dopo. Il prima non merita attenzione.
leggi la recensione completa di mck