Roma 1868. La contessa Flaminia ha avuto in segreto un figlio naturale, Cesare (Mattei), da una fugace relazione con monsignor Colombo (Manfredi), giudice in crisi del tribunale papalino. Quando Cesare viene arrestato per cospirazione (è accusato di aver ucciso venti gendarmi pontifici con la complicità di due compari), la nobildonna cerca di salvargli la vita raccontando tutto all'ex amante.
Note
Classica ricostruzione storica in romanesco di Gigi Magni: Ma la sceneggiatura è troppo pedante e il film si salva solo per Manfredi. Tra gli attori Ron, col suo vero nome Rosalino Cellamare.
Un giorno, probabilmente, una retrospettiva su Magni renderà più chiaro il ruolo del cineasta. Genericamente sottovalutato ai tempi, nonostante gli incassi e una discreta fortuna critica, ridimensionato oggi da chi i suoi film non li vede. "In nome del Papa Re" ha il merito di unire dramma ed umorismo. Quasi capolavoro, nonostante il ritmo.
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Secondo film di una trilogia trentennale che Luigi Magni ha inteso dedicare al periodo risorgimentale, analizzando il rapporto delle varie classi sociali con il potere pontificio nella sua ultima fase di potere temporale.
I fatti narrati si collocano nel 1867, quando, nella Roma pontificia di Pio IX, un attentato dinamitardo organizzato da tre giovani… leggi tutto
Comincia con una frase che la dice lunga sulla natura ideologica dell'operazione “Non è la fine perché arrivano gli italiani: arrivano gli italiani perché è la fine”, come a conferma di tutte le convinzioni disilluse del protagonista, sulle vecchie generazioni assassine, sulle rivoluzioni ideologiche ed anticlericali, intese come cambiamento radicale di… leggi tutto
Il regista Luigi Magni ha diretto un film di ottima qualità. Gli attori sono tutti di gran classe. Oltre al grande Nino Manfredi (qui nel ruolo di Mons. Colombo) desidero ricordare altresì gli altri attori perchè sono stupendi. E' opportuno citare Carmen Scarpitta, Salvo Randone, Camillo Milli e Carlo Bagno. Ha dimostrato talento, interpretando qui un ruolo minore, Rosalino…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Secondo film di una trilogia trentennale che Luigi Magni ha inteso dedicare al periodo risorgimentale, analizzando il rapporto delle varie classi sociali con il potere pontificio nella sua ultima fase di potere temporale.
I fatti narrati si collocano nel 1867, quando, nella Roma pontificia di Pio IX, un attentato dinamitardo organizzato da tre giovani…
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Commenti (6) vedi tutti
Secondo episodio non all'altezza del primo già a partire dalla sceneggiatura. Comunque un buon film. 7
commento di BradyBuon dramma storico con un ottimo Manfredi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn giorno, probabilmente, una retrospettiva su Magni renderà più chiaro il ruolo del cineasta. Genericamente sottovalutato ai tempi, nonostante gli incassi e una discreta fortuna critica, ridimensionato oggi da chi i suoi film non li vede. "In nome del Papa Re" ha il merito di unire dramma ed umorismo. Quasi capolavoro, nonostante il ritmo.
commento di maurri 63Nei suoi limiti, impeccabile. Salvo Randone, maestro di gesuitismo. Manfredi, insuperato, insuperabile
commento di kahlzerCapolavoro. Come sempre Nino Manfredi è Strepitoso. 5 stelle = 10
commento di MiniPuppyUno dei migliori film di Magni. Ottimi tutti gli interpreti, compresi i ruoli minori.
commento di gunny75