Hollywood, anni '50: il detective privato Louis Simo è chiamato a investigare su un caso di omicidio; la vittima è il celebre attore George Reeves, protagonista di _Superman_, apparentemente suicidatosi. Dalle indagini emerge però la relazione dell'attore con Toni, la bella moglie del produttore Eddie Mannix, che potrebbe rappresentare il movente dell'assassinio...
Note
Il film non convince completamente: un po' troppo "incartato" nei flashback, decisamente troppo manierato. Come se il regista Coulter (molto bravo in televisione) si fosse sforzato di eseguire (fin troppo) alla perfezione il suo compitino per il grande schermo.
Noir stilizzato e molto elegante, ma piuttosto inerte e scolastico. Paga inevitabilmente il confronto con il contemporaneo "The black dahlia", all'epoca accolto peggio ma decisamente migliore. A Venezia Coppa Volpi molto generosa per un discreto Affleck, ma gli sono superiori Brody e una toccante Diane Lane. Piacevole ma di maniera.
Un bel noir, narrazione ispirata allo stile del genere anni'50 in cui si svolge la vicenda, ben confezionato, bravi tutti. Quattro stellette forse è troppo, ma tre e mezzo non ci sono. Godibile.
Che il personaggio di Superman non porti bene agli attori che lo interpretano è una delle leggende più famose di Hollywood, tutti ricordano la tragica vicenda di Christopher Reeve ma in pochi forse conoscono la storia di George Reeves (davvero inquietante la quasi omonimia) e del suo misterioso suicidio.
Allen Coulter, dopo una gavetta di tutto rispetto in serie televisive di… leggi tutto
Hollywoodland presenta la realtà dello show business degli anni '50 con occhio lucido e senza falsi moralismi, ma piuttosto delineando un sistema di connivenze fra settori economici ancora influenzati e influenzabili reciprocamente
Adrien Brody presta il volto a un altro eroe per caso, non compromesso moralmente e deciso a cercare la sua anima nella marea delle menzogne in cui il potere… leggi tutto
Una mezza sola. Non sopporto i film di questo tipo, ovvero quelli che prendono in giro lo spettatore. Prolisso, patinato, noioso, con un Brody che per due ore ha sempre la sua faccia da segugio bastonato e Affleck (ingrassato) che per altrettanto tempo ha il suo sorrisetto stampato di sbieco e alla fine.....il nulla. leggi tutto
Che il personaggio di Superman non porti bene agli attori che lo interpretano è una delle leggende più famose di Hollywood, tutti ricordano la tragica vicenda di Christopher Reeve ma in pochi forse conoscono la storia di George Reeves (davvero inquietante la quasi omonimia) e del suo misterioso suicidio.
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IL RITORNO per valerie cherish non è un bisogno come un altro. la star appannata di julianne moore che canta e balla dopo aver saputo che il ruolo… segue
Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 3 voti
Ombre di L.A. Confidential. Prolisso, non ha un finale che si possa considerare tale secondo gli standard di pensiero dello spettatore comune e, se si scava un po' ma nemmeno tanto a fondo, si intuisce che è la storia del personaggio di Adrien Brody, non di George Reeves.
Una mezza sola. Non sopporto i film di questo tipo, ovvero quelli che prendono in giro lo spettatore. Prolisso, patinato, noioso, con un Brody che per due ore ha sempre la sua faccia da segugio bastonato e Affleck (ingrassato) che per altrettanto tempo ha il suo sorrisetto stampato di sbieco e alla fine.....il nulla.
Un debutto al cinema per un regista Tv, anche se dicono di ottima qualità. Certo Coulter deve essere stato preso proprio dal complesso della sua provenienza, volendo in tutte le maniere far dimenticare il suo passato ed esagerando in colpi di flashback, che è spesso un punto deboli di molti registi, contribuendo a vanificare un po’ la storia ed a renderla troppo spezzata e poco…
Superman è morto, video killed the American kids' star. Storia romanzata di un fatto di cronaca molto noto in America, la morte per suicidio dell'attore tv George Reeves, che interpretava l'uomo d'acciaio in una popolarissima serie pomeridiana ma sognava il cinema vero. Emblematicamente, riesce ad avere una parte in Da qui all'eternità, ma viene tagliato al montaggio dopo una…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Hollywood,specialmente negli anni Cinquanta,come accenna anche "L.A. Confidential", dietro la facciata del grande Sogno di fare cinema, nascondeva mille storiacce di persone che hanno sbattuto violentemente contro il muro dell'insuccesso, oppure ,forse peggio,c'è chi ha assaporato la fama ma ne è uscito quasi subito o è rimasto prigioniero di cose in cui non credeva. Il film…
Un bel noir, basato, come Black Dahlia (libro e film) su fatti reali. In una stanza al primo piano di una bella villetta di Hollywood viene ritrovato il corpo nudo di un noto attore televisivo. Il cadavere giace steso sul letto, con una pistola accanto, con schizzi di sangue sulla parete e santini di Gesù Cristo sparsi sul pavimento. La polizia liquida frettolosamente il caso come…
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Commenti (4) vedi tutti
Tutto molto preciso e carino ma manca decisamente l'effetto wow.
commento di FrranciNoir stilizzato e molto elegante, ma piuttosto inerte e scolastico. Paga inevitabilmente il confronto con il contemporaneo "The black dahlia", all'epoca accolto peggio ma decisamente migliore. A Venezia Coppa Volpi molto generosa per un discreto Affleck, ma gli sono superiori Brody e una toccante Diane Lane. Piacevole ma di maniera.
commento di degoffroUn bel noir, narrazione ispirata allo stile del genere anni'50 in cui si svolge la vicenda, ben confezionato, bravi tutti. Quattro stellette forse è troppo, ma tre e mezzo non ci sono. Godibile.
commento di orsoaudacemessa in scena troppo boriosa. Bravo ben affleck, fantastico Brody!
commento di emil