Jake Van Dorn è un industriale di provincia, affermato e di solida moralità. Il suo calvinismo è anzi così pesante, che la moglie lo ha già abbandonato da tempo. Quando anche la figlia Kristen sparisce, mette in caccia un detective che la ritrova nell'ambiente della prostituzione e della pornografia. Van Dorn la raggiunge e la convince a seguirlo, ma non è ancora finita. Autore della sceneggiatura di "Yakuza" e "Taxi Driver", dopo aver esordito nella regia con "Blue Collar", Schrader riprende in "Hardcore" ambienti che già aveva in parte descritto nel film di Scorsese. Schrader non bara e la crudeltà dell'affresco urbano che ne esce lo testimonia ampiamente.
Perfettamente allineato ai codici espressivi della New Hollywood, Hardcore esplora i meandri della depravazione e della mercificazione del corpo, mette a confronto due realtà agli antipodi come modelli di pensiero e fa emergere di entrambe i lati oscuri e le contraddizioni, grazie allo sguardo acuto, mai moralista di uno Schrader ispiratissimo. 8,5
Un'educazione moralista produce gli effetti opposti sulla ragazzina che fugge di casa, lasciando il rigido padre nello sconforto più totale. Il film poggia in gran parte sulle robuste spalle di George C. Scott.
Un uomo. Un viaggio coast to coast nel dolore. Strada ripida in discesa. Fa uno sforzo morale per non salire. Fa uno sforzo amorale per non cadere. Rimane fermo e si gode il panorama. Bambine "sporche" di niente. Pulite e linde di sessualità.
Un grandioso George C. Scott è il protagonista di questo intenso dramma di denuncia e investigazione firmato da Paul Schrader in un momento di grande crescita artistica: ha avuto il coraggio di mostrare il gusto più amaro dell'America del paga vedi e godi, fasulla e malata, violenta e spietata, suscitando una nausea quanto mai appropriata nello spettatore che si addentra insieme al… leggi tutto
Schrader agita fantasmi dolenti e stropicciati tra le 'mean streets' d'una San Francisco lurida e prodiga di false lusinghe. La messa in scena è credibile, asciutta, e non mancano i momenti di pathos; pur tuttavia, il canovaccio su cui si sceglie di tessere l'ordito, appare, alla lunga, liso e consunto. E' - nuances stlistiche a parte - la solita, retriva, parabola moralistico-giustizialista… leggi tutto
Hardcore (film 1979) film U.S.A. «"Oh my God, that's my daughter" ("Oh mio Dio, quella è mia figlia")». Questa è la citazione del film, che esprime lo shock subito da Jake Van Dorn(George C.Scott)quando in un sordido cinema a luci rosse vede la figlia protagonista di un film hardcore. Ottimo film di Paul Schrader, che è un calvinista come il protagonista…
Jack Van Dorn (George C. Scott) e' un facoltoso imprenditore ultracinquantenne del Michigan che vive con la figlia adolescente. E' un'uomo estremamente religioso, valori che ha trasmesso anche alla figlia. Ma proprio quest'ultima, in California per un convegno religioso, sparisce nel nulla. Van Dorn ingaggia un detective (Peter Boyle) per ritrovarla. Quest'ultimo trova un filmetto porno…
Jake Van Dorn, imprenditore stimato e membro influente di una comunità calvinista nel Michigan, un bel giorno riceve la notizia della scomparsa della figlia, partita per un convegno in California. Assume un detective privato il quale scopre che la ragazza ha partecipato ad un film hardcore. Disperato, parte per la California dove viene a contatto con il mondo della pornografia e degli…
Non importa essere dei pornomani per comprendere meglio come la generazione dei nati negli anni ’90 e ’00 abbia vissuto l’approccio alle “luci rosse” in maniera 2.0. Adesso tutto è a portata di clic, non scandalizza più nulla e la normalità di cui tutti si riempiono la bocca è diventata una chimera da affiancare al solo bigottismo e non…
Il leader di una rigida comunità calvinista del Michigan va nell’inferno della California per cercare l’unica figlia, scomparsa durante una convention religiosa. Interpretazione monumentale di George C. Scott, patriarca dai solidi principi e dalla faccia di pietra, la cui autorità è rispettata da tutti tranne che dai suoi familiari, costretto suo malgrado a…
Un religiosissimo uomo d’affari della provincia americana manda la figlia ad un raduno per giovani calvinisti. Il giorno di Natale riceve una telefonata che gli annuncia che la figlia è scomparsa. Assunto un investigatore privato, l’uomo scopre che la figlia è finita in un giro di film per adulti…
Chissà se Paul Schrader, autore di sceneggiatura e regia…
L'opera seconda di Paul Schrader è una discesa negli abissi del degrado sociale ed umano di una America allo sbando, post-Contestazione e post-Vietnam. Sarebbe facile ricondurla all’affresco metropolitano di "Taxi Driver", capolavoro scorsesiano scritto dalla mano di Schrader: si passa dalle nevrosi di New York allo squallore di Los Angeles, ma lo scenario non cambia. In realtà, le cose sono…
Uno dei migliori film di Paul Schrader. Una discesa agli inferi riprodotta con esemplare maestria, senza sbavature, eccessi, cadute di gusto né tantomeno di ritmo.
Un confronto tra due universi sociali: la comunità “bigotta” e chiusa del protagonista, ma sicura e pulita, rispetto al mondo di fuori, sporco, perverso e amorale.
Il personaggio di Van Dorn (interpretato…
Un industriale della provincia americana (un efficacissimo Scott), calvinista che parla citando versi della Bibbia a memoria, va a New York a cercare la figlia scomparsa, dopo che le ricerche affidate ad un detective erano state interrotte. Scoprirà che la ragazza è entrata nel mondo a luci rosse.
Come accadrà in tutta l'opera successiva del cinema di Schrader, il regista e sceneggiatore…
Mi aspettavo un film più semplicistico, forse moralistico, forse banale, invece non lo è, e mi è piaciuto. Il percorso del protagonista alla ricerca della figlia perduta nel giro del mercato del sesso è una vera discesa all'inferno, che vede un ambiente progressivamente più perverso e disumano, fino a toccare il fondo. Si inizia con i "semplici" film porno, poi con il sesso in cabina, poi…
'Hardcore', il secondo film di Paul Schrader, è una discesa negli inferi in un mondo dove trionfano corruzione, perversioni, fatto di individui che approfittano delle debolezze altrui unicamente per fini di arricchimento personale. Il protagonista, un grande George C. Scott, nel ruolo difficile e scomodo del padre di famiglia, abitante in una comunità calvinista di…
Mi aspettavo un film su un giustiziere alla Bronson invece non è altro che un indagine nel mondo del porno,che non diverte e trasmette poche emozioni.Però insegna che se si trascurano i figli la loro psiche diventa fragile e vulnerabile e possono prendere strade sbagliate.voto 6 -
Un grandioso George C. Scott è il protagonista di questo intenso dramma di denuncia e investigazione firmato da Paul Schrader in un momento di grande crescita artistica: ha avuto il coraggio di mostrare il gusto più amaro dell'America del paga vedi e godi, fasulla e malata, violenta e spietata, suscitando una nausea quanto mai appropriata nello spettatore che si addentra insieme al…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Perfettamente allineato ai codici espressivi della New Hollywood, Hardcore esplora i meandri della depravazione e della mercificazione del corpo, mette a confronto due realtà agli antipodi come modelli di pensiero e fa emergere di entrambe i lati oscuri e le contraddizioni, grazie allo sguardo acuto, mai moralista di uno Schrader ispiratissimo. 8,5
commento di rickdeckardFilm straordinario un pugno nello stomaco con un grande George C. Scott ed una bravissima Season Hubley.
leggi la recensione completa di claudio1959Un'educazione moralista produce gli effetti opposti sulla ragazzina che fugge di casa, lasciando il rigido padre nello sconforto più totale. Il film poggia in gran parte sulle robuste spalle di George C. Scott.
commento di sasso67Generalmente piatto. Scorsese senza Scorsese.
commento di Billy CostalungaUn uomo. Un viaggio coast to coast nel dolore. Strada ripida in discesa. Fa uno sforzo morale per non salire. Fa uno sforzo amorale per non cadere. Rimane fermo e si gode il panorama. Bambine "sporche" di niente. Pulite e linde di sessualità.
commento di brando