Marie, un'attrice resta ingabbiata nella parte di Maria Maddalena che ha appena finito di interpretare e decide di fuggire a Gerusalemme; Tony, un regista presuntuoso e arrogante perso nella contemplazione di se stesso e della propria opera; e Ted, un giornalista televisivo che sta facendo uno special su Gesù Cristo ed è completamente assorbito dal suo lavoro e dal suo stile di vita metropolitano.
Note
Girato con uno stile avvolgente e sinuoso, con la macchina da presa che sta addosso ai personaggi e pedina il loro girovagare, Mary è come un flusso ininterrotto, narrativo e di coscienze, dove le crisi, le esplosioni, le rotture non arrivano mai sole ma si rincorrono, da Gerusalemme a New York, da un anno all'altro, da una sala cinematografica a uno studio televisivo a una sinagoga. L'esplosione di un ordigno a Gerusalemme si rispecchia nella crisi di un neonato che piange e non riesce a respirare in un'incubatrice a New York: il privato e il collettivo si mescolano inesorabilmente in tutti gli angoli del mondo e noi, presi al centro di un gorgo di sofferenza, non possiamo non crollare, interrogarci, chiedere perdono. Più bello nella parte newyorkese, notturno, macerato dalle luci e dai neri che si mescolano nelle dissolvenze incrociate, e un po' più didascalico nella parte mediorientale, tuttavia Mary ha una forza compatta e tormentosa che non si arresta mai. È il film di un autore che è passato attraverso i gironi dell'inferno, in qualche maniera ne è riemerso e adesso ci chiede di avere, con lui, il coraggio di guardarci dentro e intorno.
Per anni tormentato da rovelli sirituali e costretto a rantolare nei miasmi di una cinematografia diventata sempre più paradigma di un anima lontana dalla propria assoluzione, Abel Ferrara riesce dunque a realizzare il suo film “religioso”. Forse non è un caso che lo abbia girato in italia, la terra che ne supporta l’esilio ed in cui trova sede formale quel dogma… leggi tutto
Il regista italoamericano Abel Ferrara è uno dei maggiori registi indipendenti, insofferente alle regole delle major americane e da esse ripudiato ha sempre scelto un percorso da outsider nel cinema. Da THE DRILLER KILLER fino a KING OF NEW YORK è stato un figlio non degenere del cinema di Scorsese, incline a raccontare storie di violenza, incubi metropolitani e boss della… leggi tutto
Storie di personaggi senza alcuna capacità introspettiva e spaventati da tutto ciò che non conoscono, ruotano attorno a un film su Gesù Cristo di stampo Hollywoodiano e a crisi personali di varia natura.
Tony, il regista, più che una crisi mistica ha una crisi nervosa che nulla cambierà nella sua visione della vita.
Marie ci prova, ha colto la… leggi tutto
Non vuol dire niente. Un film che più che altro è una vera porcheria. Si paluda di pretese spirituali, ma sotto sotto c'è il nulla. Non c'è un messaggio: non si capisce nulla perchè non c'è nulla d'intelligente da capire. Ero già tentato di uscire dal cinema all'intervallo: e il secondo tempo non è stato affatto migliore del primo.
Una…
Prima o poi il grande "peccatore" Abel Ferrara doveva arrivare ad un film in cui provare a dire la sua sul complicato, e sdrucciolevole, tema della religione. Lo fa nel 2005, con l'aiuto di attori come Juliette Binoche e Forest Whitaker. Il risultato è altalenante, ma sempre caldo, visionario e carnale, come è da sempre il suo Cinema. I temi trattati sono molteplici e forse troppi da gestire…
Mary è un polpettone televisivo di difficile digestione; un Ferrara della risma meno nobile, confusionario e patinato, ambizioso ma maldestro. La messa in scena ricalca gli standard del piccolo schermo, tanto che sembra di stare guardando la puntata pilota di una serie tv: fotografia (Stefano Falivene), musiche (Francis Kuipers), dialoghi banalotti e un ostinato uso del ralenty nei momenti di…
Abel Ferrara è sicuramente un grande regista ma nello stesso tempo un volto poco noto al grande pubblico! Per questo ho deciso di creare una lista dei suoi migliori film!
Capirci qualcosa è veramente difficile. Ferrara è sempre stato così, e anche questo film nè è la riprova. Forse la linearità è ancora maggiore rispetto al passato, ma seguire la sua traccia non è per niente facile.
In alcuni film è necessario scavare per scovare il significato che l'Autore ha voluto nascondervi (per restare all'oggetto di questo, si potrebbe parlare di significato apocrifo), mentre in altri a scavare ci si confondono soltanto le idee. L'impressione è che qui Ferrara mandi un invito ad essere tutti più buoni, perché Dio potrebbe punirci, messaggio indubbiamente…
Per anni tormentato da rovelli sirituali e costretto a rantolare nei miasmi di una cinematografia diventata sempre più paradigma di un anima lontana dalla propria assoluzione, Abel Ferrara riesce dunque a realizzare il suo film “religioso”. Forse non è un caso che lo abbia girato in italia, la terra che ne supporta l’esilio ed in cui trova sede formale quel dogma…
Storie di personaggi senza alcuna capacità introspettiva e spaventati da tutto ciò che non conoscono, ruotano attorno a un film su Gesù Cristo di stampo Hollywoodiano e a crisi personali di varia natura.
Tony, il regista, più che una crisi mistica ha una crisi nervosa che nulla cambierà nella sua visione della vita.
Marie ci prova, ha colto la…
Quello di Abel Ferrara è un cinema che si nutre di sensazioni malsane tanto è percorso dalle continue riflessioni sull'irriducibilità del male. Il centro privilegiato della sua indagine è la…
Il regista italoamericano Abel Ferrara è uno dei maggiori registi indipendenti, insofferente alle regole delle major americane e da esse ripudiato ha sempre scelto un percorso da outsider nel cinema. Da THE DRILLER KILLER fino a KING OF NEW YORK è stato un figlio non degenere del cinema di Scorsese, incline a raccontare storie di violenza, incubi metropolitani e boss della…
Abel Ferrara non rientra tra i miei registi preferiti e sicuramente questo film non mi fara'cambiare idea.E'basato su vangeli apocrifi pero'viene presentato come un film che piu'religioso e credente non si può.Scusate ma non sono d'accordo,secondo me Ferrara qui cerca di menarci per il naso disseminando domande per tutto il film e badando bene di non dare risposte.Io sinceramente l'ho trovato…
Un cineasta granitico, coerente, ossessivo, che ritorna sempre a se stesso indagando con lucidità, visionaria e apocalittica, l'umanità e il suo corso.
Verrebbe da dire:Mio Dio perche' ci hai abbandonato?E' uno dei film piu' religiosi e controversi che abbia mai visto.La crisi di coscienza di un attrice che rimane intrappolata nel ruolo della Maddalena e vaga per Gerusalemme alla ricerca della verita' fa da parallelo alla crisi personale di un anchor man il cui figlio appena nato potrebbe morire.E poi ci sono io li chiamo flash impulsivi e…
Ferrara apre una serie di riflessioni-approcci alla fede, dimenticandosi di chiuderli: c’è la strada del misticismo assoluto e irrazionale (Binoche), quella filosofico-intellettuale (le interviste ai saggi), quella di comodo, ma anche di sincero pentimento (Whitaker) e, infine, quella superficiale e falsa (Modine). Ferrara è in ognuna delle prospettive presentate, ma il suo disegno, un…
Abel Ferrara firma il suo film più religioso, e forse complesso.
Vuole parlarci di tante, troppe cose. Di fede e di vita, di cinema e violenza. Mai con tono banale, ma forse anche in modo un po' confusionario.
I personaggi del suo film, un giornalista televisivo (Whitaker) che tradisce la moglie (Heather Graham), un egocentrico regista (Modine) che ha diretto e interpretato un film su…
Un'attrice Marie Palesi,un regista Tony Childress e un conduttore televisivo Ted Younger, tre storie intrecciate o meglio una storia quella di una conversione, a cui arriva il personaggio interpretato da Forest Whitaker, anche attraverso l'incontro con il regista e l'interprete di "Questo è il mio sangue" film nel film in risposta al fondamentalista film di Mel Gibson. Come al solito il genio…
Ferrara è cambiato,poco ma sicuro,questo film anni fa sarebbe stato impossibile,il suo voler affrontare tematiche forti come quella della fede cattolica e l'eterna disputa della Terra Santa senza più cercare lo scandalo a tutti i costi o forzare recitazione e regia,lo migliora,riesce peraltro a porci di fronte ad un bivio: c'è forse qualcuno che non si sente perso senza aver qualcosa in cui…
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Commenti (7) vedi tutti
in questo film sono tutti in crisi mistica… ma perchè?
commento di XiaoPretenzioso, fasullo, noioso, inconcludente, evitabile.
commento di Tex Murphy"tre storie, tre ossessioni, tre persone che non riescono a trovare se stesse" FILM TV 23-agosto-2006
commento di columbiatristarVOTO : 6,5 Film difficile, senza mezze misure, che affronta con coraggio temi universali e mai scontati.
commento di supadanyMaria Maddalena, scalzando Pietro, diviene pescatrice di anime e nella rete trasforma il pianto di Whitaker in un gospel.
commento di nasodicleopatraun film splendido, non perfetto, ma che ci rende partecipi del percorso dei protagonisti. abel di nuovo grande.
commento di redrum80Profondo film sul film, la televisione, Dio, l'uomo e il peccato: tormenta e sconvolge. 8
commento di kotrab