Trama
15 Agosto 1945. Dopo lo sganciamento dell'atomica su Berlino, Stati Uniti e Giappone vincono la seconda Guerra Mondiale. Il Grande Impero dell'Estremo Oriente, l'altro nome dell'Impero Giapponese, si estende in tutta l'Asia Orientale. Il Giappone è la seconda potenza mondiale dopo gli Stati Uniti, nonostante la presenza di un forte movimento terroristico anti-governativo. 2009, Seul, terza città del Grande Impero dell'Estremo Oriente. Sakamoto Masayuki e Saigo Shojiro sono i due agenti del Japanese Bureau of Investigation incaricati delle indagini sul furto compiuto da alcuni membri dell'Hureisenjin, la principale organizzazione anti-governativa, in una mostra archeologica. Le indagini conducono ben presto i due detective a individuare dietro l'attentato una trama ben più complessa: il caso viene archiviato dai vertici del JBI, ma Sakamoto decide di proseguire da solo la sua battaglia per scoprire la verità...
Note
Peccato che 2009 Lost Memories ceda ben presto il passo al fracasso degli effetti speciali, al revanscismo razziale più scontato, alla logica dell'eccesso - dove la volontà di stupire si trasforma in stordimento dei sensi. Man mano che la storia procede, buchi di sceneggiatura e incoerenze di ogni sorta si alternano con costanza allarmante; d'accordo che il cinema coreano è in forte ascesa, d'accordo che i consensi internazionali iniziano a fioccare, d'accordo anche che di conseguenza gli investimenti aumentano, permettendo produzioni più accurate e prestigiose. Ma il circolo virtuoso non è scontato continui in eterno, se l'industria cinematografica coreana inizierà a livellarsi al peggior popcorn cinema americano, sfornando pellicole di tale mastodontica fragilità. E se nessuno discute l'impegno profuso, l'elevata resa tecnica, la bravura degli attori e persino l'atmosfera di attesa e curiosità creata con le prime sequenze, pure tutto è irrimediabilmente vanificato dal poco coraggio e dalla latitante fantasia dimostrati.
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