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Trama

Nella tranquilla Portland la vita scorre monotona. In un giorno uguale a qualsiasi altro, nel locale liceo gli allievi si dedicano alle solite attività, ma la tragedia incombe...

Note

Van Sant gira con i veri studenti, facendo coincidere la cronologia delle riprese e il tempo del film, e modificando progressivamente il copione. La vita quotidiana, i dialoghi banali, la routine: per la prima ora non accade nulla, la stessa mattinata è raccontata da differenti punti di vista e con lunghi piani-sequenza. Poi, l'esplosione di follia. Ma talmente coerente col mondo mostrato, che a quel punto i ragazzi stragisti potrebbero essere quasi tutti: l'occhialuta bibliotecaria, quello col padre alcolista, le tre ochette amorali, il pianista incuriosito dai nazi. Non si fraintenda: Van Sant non è un nichilista, amerebbe i suoi protagonisti col trasporto di un Pasolini, e perciò ne vede doppiamente l'orrore. Il suo sguardo gelido è la cosa più dolorosa e appassionante di un film che rifiuta ogni spiegazione socio-psicologica (tranne un paio di accenni all'habitat e all'omosessualità repressa, che sono infatti le uniche piccole "stecche"), perché sa che ciò che il cinema deve e può dare è la visione di un mondo, è far sentire il gelo fino all'insopportabile, restituirci i tempi, i ritmi, i segni. Mostrarci l'elefante che sta sotto gli occhi di tutti e che nessuno vuol vedere (è questo il senso del titolo), senza per forza dirci: ecco l'elefante. Giustamente premiato a Cannes (miglior film e miglior regia: quest'ultima sul filo del virtuosismo, ma mai gratuita), _Elephant_ ha la giusta distanza dalle cose e ridà un senso al concetto di cinema americano indipendente. Non a caso, è stato realizzato fuori da ogni major, per la Tv via cavo.

Commenti (30) vedi tutti

  • Il capolavoro di Gus Van Sant: riflessione di sconvolgente autenticità sulla violenza che nasce dalla vacuità del quotidiano, Elephant è un sublime esempio di cinema puro, in cui a un'asciuttezza stilistica che sfiora l'astrazione corrispondono una complessità tematica e una profondità concettuale che lasciano senza fiato. Voto 9

    commento di rickdeckard
  • Cronaca di ordinaria follia. Non basta distruggere tutte le armi quando è l'uomo stesso l'arma più pericolosa. 7

    commento di Brady
  • Analisi comparata dei tre testi sperimentali di Gus Van Sant, Gerry, Elephant e Last Days, sulla base dei test più importanti sull'analisi del film.

    leggi la recensione completa di clockworkcinema
  • Film che riesce a stordire i sensi e a catturare l'attenzione più coi suoi silenzi, paradossalmente, che con il suo comparto thriller/crime.

    leggi la recensione completa di giansnow89
  • Un capolavoro sotto tutti i punti di vista.. ma è difficile guardarlo due volte. Una pugnalata.

    commento di Johncoffee
  • Capolavoro di Gus Van Sant. Una generazione di zombie che vagano nel nulla...e se questo nulla viene spezzato in una giornata d'autunno...viene spezzato dalla morte.

    leggi la recensione completa di Vinny87
  • Film tipo; Si tu non lo guardi sei fuori moda. Per i amanti del voyeurismo. Molto meglio e appropiato invece è il documentario di Michael Moore.

    commento di Nobre
  • 9,5

    commento di Lance Vance
  • Voto 7/8 NeoBressoniano

    commento di luca826
  • Semplicemente eccezionale, rigoroso, sconvolgente, fluido e insinuante. 8 1/2

    commento di kotrab
  • Semplice e diretto ma anche troppo semplice e troppo diretto.

    commento di sonicyouth
  • Va beh…i giovani autori di questi fatti di sangue saranno anche decerebrati ma questo film non dice assolutamente nulla, sembra diretto da uno di loro.

    commento di Tex Murphy
  • Non mi è piaciuto affatto questo film.. Troppa violenza.. E' vero che purtroppo è una realtà il fatto forse è veramente accaduto, ma è esagerato..

    commento di Fraila82
  • Geniale grazie al maestro Gus Van Sant. Una regia impeccabile riprende una storia da diversi punti di vista. Ok che ne perde il ritmo, abbastanza lento, ma con un tocco di maestria che rende il tutto fantastico. www.lanoifilm.com

    commento di MondoMarcio
  • E'come vedere una muscolatura di Shakespeare con gli occhi di Wharol.Agghiacciante.

    commento di fedeico winslet
  • Troppo lento per un film che deve far riflettere sulla violenza nelle scuole americane. Per di più il film non ha un finale

    commento di XANDER
  • sinceramente non ci ho trovato niente di trascendentale. anzi, il modo in cui van sant ha deciso di girarlo mi ha irritato parecchio. l'ho trovato inefficace ed estremamente noioso.

    commento di carpa
  • VOTO 6 un po noiosa la prima parte

    commento di arcarsenal
  • Film autoriale ed originale. Bello e necessario. Attori funzionali, regia perfetta. Da vedere e mandare a memoria.

    commento di CERAUNAVOLTA
  • 8

    commento di incallito
  • Ehmbe’? Tutto qui??

    commento di movieman
  • Duro e preciso,colpisce allo stomaco con insolita freddezza.Certo non piacerà a tutti ma la regia e gli attori valgono la pena…

    commento di gene55
  • E' piacevole, ma non sono riuscito a capire se è pretenzioso o no. Comunque a mio avviso ha diverse pecche e semplicismi.

    commento di Totoro
  • Dopo un`ora di film non vedi l`'ora che incomincino ad ammazzare quei ragazzi, li cominci veramente ad odiare tutti e non ne puoi più! la strage è stata una liberazione, e il finale.."uh?". noiosissimo

    commento di carrie-anne
  • elephant voto 4+ questo film è una noia mortale come far sembrare 80 minuti in un'eternità!!!! non cè niente da raccontare!!!!

    commento di pol
  • Secco, sfugge al documentarismo e alla sociologia spicciola, diventa cinematografico, forse troppo. Un film intelligente per un pubblico intelligente. Il rischio dello snobismo è però dietro l'angolo

    commento di silent bob
  • INESPRESSIVO ED INFAUSTO TENTATIVO DI NARRAZIONE SUL DISAGIO GIOVANILE. NON RAPISCE NE' LO SPETTATORE NE' (CREDIAMO) IL CINEMA ITALIANO…

    commento di Teo74
  • Ben curata la ripresa che si concentra sui personaggi. Palma d'oro meritata

    commento di LESTAT
  • Una bellissima esperienza. Ho scritto una recensione su www.cafevalladon.it (Spammo su FilmTv.it perché stimo il vostro sito! :-))

    commento di Lilybert
  • bello ad iniziare dai titoli di testa. Anche questo film come quello precedente di Gus Van Sant (Gerry) si basa molto sui silenzi, sulle cose non dette lasciando libero spazio allo spettatore

    commento di peter pan
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maghella di maghella
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Pellicola ad alto coefficiente di difficoltà critica, "Elephant" riesce, a prima vista, ad affrontare lo spinosissimo tema della carneficina scolastica evitando assai bene le trappole dello psicologismo spicciolo e dell'introspezione didascalica. Tuttavia, a ben vedere, Gus Van Sant non fa altro che spostare i tempi e i luoghi dell'interpretazione e del giudizio, disseminandoli e dilazionandoli… leggi tutto

15 recensioni sufficienti

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Manifesto del cinema indipendente dei primi anni 2000, matematico nelle suggestioni autoriali, delicato e audacemente unico nel suo disciogliersi fra le piaghe della monotonia adolescenziale. Un esercizio di stile? Sì, ma anche un implacabile racconto visivo in bilico tra quiete e delirio. Una tragedia annunciata in tutta la sua gelida, triste e crudele amoralità. 

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