Cecil B. DeMented è un filmmaker underground che mette in atto il rapimento di una celebre star viziata durante l'anteprima del suo film a Baltimora. Con l'aiuto di un manipolo di cinematografari e attori che si definisce "emulsioni scadute", Cecil rapisce Honey Whitlock e poco a poco la convince a partecipare al suo film, una continua irruzione terroristica volta a sabotare le icone e i rappresentanti del cinema commerciale, anche a costo della vita stessa.
Note
Il "vecchio" John Waters, per anni maestro indiscusso del cattivo gusto, non smette di ruggire e mette in scena la metafora della sua attività di terrorista di Hollywood. Un cinema della realtà che si batte contro quello melenso e soporifero veicolato da film come "Patch Adams" e "Forrest Gump", sonoramente sbertucciati. Divertente e con battute talvolta geniali, Waters parla di sé e della sua storia di guerrigliero del cinema che, con l'aiuto di compagni di strada come Divine, ha messo a dura prova il "way of life " propinato da Hollywood. Anche se alla metafora preferiamo gli originali in "odorama", con i loro indimenticabili e rivoltanti freak, non c'è dubbio che Waters resta uno dei talenti più caustici di Hollywood.
Orrendo come sempre, John Waters considerato il regista politicamente scorretto per eccellenza, spara sul sistema hollywoodiano, ma il film non graffia non incide, è loffio, stupido e forzatamente sboccato. voto:1
"A morte Hollywood!" ("Cecil B. DeMented") di John Waters e devo dire che l'ho trovato una "chicchettina per cinefili". Il regista realizza una storia estrema (forse autobiografica) di questo esaltato regista Cecil B. DeMented che rapina rapisce la star Honey Whitlock e la costringe a partecipare al suo film con continue irruzioni terroristiche con il principio di sabotare le icone e i… leggi tutto
Stavolta il vecchio Waters dà un colpo al cerchio e uno alla botte, e se il cerchio è rappresentato dalla Hollywood dei blockbuster, la botte sono questi giovani cinefili fanatici, che usano i metodi del terrorismo in nome del cosiddetto cinema di qualità.
L'apparato usato dal regista è come al solito ipercolorato ed eccessivo, come il corpo in via di… leggi tutto
La razionalità e la coerenza sono un optional negli stati uniti e questo si sa, ma arrivare a criticare un certo cinema per così dire "istituzionale" come quello commerciale di hollywood per poi esaltare il cinema underground solo perchè underground mi pare eccessivo. Tutta l'operazione è mera provocazione gratutita così come la violenza che permea la celluloide, assolutamente fuori luogo.… leggi tutto
“Aggiornando” un quarto di secolo dopo l‘omonimo film di metà anni ‘90 scritto e diretto da un George Huang all’esordio, Kathleen Robertson (“Beverly Hills, 90210”,…
Stavolta il vecchio Waters dà un colpo al cerchio e uno alla botte, e se il cerchio è rappresentato dalla Hollywood dei blockbuster, la botte sono questi giovani cinefili fanatici, che usano i metodi del terrorismo in nome del cosiddetto cinema di qualità.
L'apparato usato dal regista è come al solito ipercolorato ed eccessivo, come il corpo in via di…
"A morte Hollywood!" ("Cecil B. DeMented") di John Waters e devo dire che l'ho trovato una "chicchettina per cinefili". Il regista realizza una storia estrema (forse autobiografica) di questo esaltato regista Cecil B. DeMented che rapina rapisce la star Honey Whitlock e la costringe a partecipare al suo film con continue irruzioni terroristiche con il principio di sabotare le icone e i…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
VOTO : 6,5.
Il tempo passa e cambia, così anche da John Waters non possiamo aspettarci la caustica grinta(più che altro per un contesto meno alternativo) degli anni migliori, per quanto questo suo film non scherzi affatto in materia.
Se si riesce ad accettare questo concetto il suo film, sicuramente non imprescindibile, non è affatto male.
Il protagonista…
Io John Waters lo adoro sempre anche se nel corso degli anni si è "addolcito" sempre di più. "A morte Hollywood" (immancabilmente girato e ambientato a Baltimora) è un film sovversivo che si scaglia contro i multisala, contro il cinema esageratamente melenso, vuoto, contro il bigottismo un pò la storia della sua carriera cinematografica. Estremamente…
L'autobiografia di Waters non poteva che essere così: scombiccherata, sconclusionata, una storia in cui la logica degli eventi è sottomessa dal grottesco degli stessi. Sì, perchè fondamentalmente si tratta di un'autobiografia vera e propria: Demented (storpiatura palese di Cecil B. De Mille, il regista dei Dieci comandamenti) è Waters nel suo approccio…
Decadenza del regista di culto J. Waters, di cui al momento non ho visto i maggiori successi: posso dire però con assoluta fermezza che questo è il suo più autentico sterco, una metafora metacinematografica (o metaletamica) di totale mancanza di vera ironia. Il p(i)attume qua va sempre peggiorando, con battute stupide, troppo volgari per far ridere, senza la minima arguzia, situazioni banali,…
pellikola autobiografika dell'indipendente ribelle Waters.il trash e il "kontrokorrente" hanno dei limiti x poter funzionare a dovere;giokando kontinuamente su questo affilatissimo filo, questa volta il re del trash si è "tagliato".si salva solo la simpatika idea di attribuire un legame ideologiko tra i terroristi e vari cineasti famosi(Lee,Peckinpah,Preminger).
film che qualche tempo fa avevo perso e pochi gg.fa sono riuscito a vederlo interamente.avevo molte aspettative ma tutte si sono arenate su una visione di un film con qualche battuta interessante e nulla +.voto.5.
Gli americani non sanno più, ammesso che l’abbiano mai saputo o meglio ancora voluto fare, osare cinematograficamente, proponendo al pubblico in sala un film che non sia necessariamente made in usa. Non sono certo…
film troppo kitsch e troppo grottesco anche per essere considerato un film grottesco! Non è certamente una pellicola da prendere sul serio, ma a volte cade troppo nel più puro demenziale, cosi a grandi trovate, se ne contrappongono altre davvero penose. Insomma: qualcosa di buono, altro meno... anche per essere un b-movie dichiarato!
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Commenti (4) vedi tutti
"demented" come il nome del protagonista.
commento di NatalieOrrendo come sempre, John Waters considerato il regista politicamente scorretto per eccellenza, spara sul sistema hollywoodiano, ma il film non graffia non incide, è loffio, stupido e forzatamente sboccato. voto:1
commento di kurosawaEffettivamente alquanto grottesco, riesce a divertire in parecchi punti, anche se verso la fine ha una caduta di stile alquanto ridicola!
commento di RageAgainstBerluscagustosissimo film, acido e irrevererente contro la sporcizia commerciale.
commento di Dr.Lynch