Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Un quadretto della società del momento; sentiamo da vicino le mani di Moravia, con temi che riguardano Gli Indifferenti e La Romana. Si, è vero, ce una traccia di didascalia, con la voce fuori campo, ma se toigliessimo quella il film ricalca un certo cinema interessante del momento, dove nacquero dei piccoli gioielli da conservare, grazie anche a produttori come CRistaldi che li stimolò. Qui abbiamo uno studio sulla provincia ed in particolar modo sulla classe della borghesia medio alta provinciale. Lo scetticismo, anche di base politica (Maselli è una bandiera vivente!!), avrà la sua rivincita finale, ma d'altra parte è anche una realtà ben concreta. Maselli, con DE Concini, MOravia e Savioli, ma con un occhio attento di Cristaldi, hanno saputo costruire un affresco interessante. Ottimo il cast, che qui viene trascurato non poco, mancano: Tomas Milian, Anna Maria Ferrero, Gerad Blain, Claudio Gora, tutti attori protagonisti e bravissimi.
Da ricordare la fotorafia di Gianni di Venanzo che ci fa scoprire e valorizzare la trama e al Città di Ascoli Piceno (non vorrei sbagliare, ma mi sembrava quella!)
Un gruppo di giovani della società di una città di provincia vive la sua vita squallida, coinvolgendo anche persone al di fuori del loro gruppo che ne rimanfgono scolvolte
Bacalalov ha avuto il suo debutto non male
La sua faccia, voluta da Cristaldi, che era un genio del nostro cinema, era funzionale, la voce di Adriana Asti, che l'ha accompagnata per diverse volte nella sua carriera ha un valore non certo superficiale.
Un'attrice che dimostra propio qui di essere stata trascurata non poco dal nostro cinema, che l'ha abbandonata a ruoli strappalacrime e storici o peplum di secondo ordine, un vero peccato la sua faccia prometteva davvero molto bene e non solo quella.
Un'attrice scoperta con Marty in un ruolo di bruttina, ma ha dimostrato sempre una sua sensibilità che nel nostro cinema ha lasciato il segno con Antonioni, Bolognini e lo stesso Maselli.
Scoperto da Visconti giovanissimo, poi ha saputo crescere ed è diventato un bravissimo attorte di teatro, eppure nel cinema potve avere un suo ruolo ben determinato, la sua faccia non era trascurabile e le sue doti erano ottime, di chi la colpa??? Ha avuto una piccola parentesi di fama internazionale dopo che ha fatto un film con Sinatra, ma anche con questo non è riuscito a spuntarla con il nostro cinema...
Maselli è stato un ottimo sceneggiatore e sarebbe stato un buon regista, se le sue idee politiche non avrebbero prevaricato il suo talento. Non critico le idee, ma solo che la politica deve essere presente come nella vita e non come manifesto, meno male che nelle produzioni di Cristaldi ha saputo un tantino contenersi, ed infatto quello è il suo periodo migliore.
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