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Contrattempo

Regia di Oriol Paulo vedi scheda film

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La recensione su Contrattempo

di scapigliato
8 stelle

Dopo il successo di El cuerpo (2012), Oriol Paulo, scrivendo e dirigendo Contratiempo (2016) conferma la sua abilità nel creare e rappresentare crime drama dalle atmosfere nere, veri e propri gialli ad enigma che hanno in più la marcia del genere nero, prendendo un po’ dal noir e anche un po’ dal linguaggio horror. Non c’è due senza tre? Il terzo titolo già c’è, è Secuestro (2016), ma solo come sceneggiatore, la regia invece viene affidata a Mar Targarona e il risultato è ugualmente interessante.

Un tocco, quello di Oriol Paulo, che se per qualcuno pecca di manierismo, per altri, è motivo di plauso proprio perché all’interno dei codici sia narrativi che linguistici del genere sa imporre con sicurezza il proprio sguardo. Inoltre, può contare su un cast di gran caratura: il protagonista Mario Casas, ormai definitivamente smarcatosi dall’etichetta di chico poster, grazie alle sue peculiari doti – fisicità, voce, tipologia di ruolo sempre azzeccata e ben preparata – è una garanzia e stupisce positivamente vederlo in un ruolo ambiguo, liminale e oscuro; José Coronado, tra i migliori attori di Spagna di sempre, torna a lavorare con Paulo e riesce a imprimere al padre in cerca di vendetta che interpreta in Contratiempo,  quella carica attoriale, poco misurata, ma sempre efficace, che da sempre contraddistingue il suo lavoro; così come la veterana Ana Wagener, gelida e passionale allo stesso tempo, fa coppia con la giovane Bárbara Lennie, l’impulsiva e protettiva amante del protagonista.

Giocando sul classico caso della stanza chiusa dall’intero, da Sherlock Holmes ad Agatha Christie, Oriol Paulo dimostra che i topoi non invecchiano mai, si rinnovano nella variazione sul tema, confermando quanto non si possano più escludere né i cultural studies, né gli studi comparatistici, né l’indagine tematica dall’orizzonte critico, in letteratura come al cinema; oltre a confermare l’ottimo stato di salute del cinema spagnolo.

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