Nella seconda metà del XIX secolo il giovane William Blake intraprende un viaggio verso l'estrema frontiera occidentale americana. Smarrita la strada e con una brutta ferita, William Blake incontra uno stranissimo indio. Questi crede che Blake sia il defunto poeta inglese che porta il suo stesso nome. Le circostanze faranno di Blake un fuorilegge ricercato e un assassino. Il western è una cosa seria e Jim Jarmusch, presuntuosamente, se ne dimentica. Il risultato è un film diseguale, non certo all'altezza delle precedenti buone prove del regista ("Stranger than Paradise", "Daunbailò").
La differenza tra ammaliare ed infastidire è simile se nn uguale a quella tra pazzia e follia. Sottile ma nn invisibile e sorprendentemente diversa seppur così lievemente distante.
Quando si cerca a tutti i costi di stupire (stupidamente) e si vuol far passare una storia assurda per un qualcosa di sensato e/o geniale, beh il risultato è questo.
L’inizio è buono, ma la stazione d’arrivo (una Machine/Detroit uscita da una bleak town dickensiana) è anche purtroppo la fine del film e delle sue promesse. Sul binario morto in cui l’invenzione onirico-kafkiana ristagna in cerca di spunti credibili, il disprezzato realismo sorride sarcastico della stenta parodia e delle pretensiose citazioni
Un western metafisico in bianco e nero con uno stralunato Johnny Deep nel selvaggio west di fine '800. Grande prova recitativa e ottimo risultato complessivo
…un andare tra gli alberi senza destinazione anke poetiko,una bella malinkonia musikata superbamente dal basso d Neil Young,un foglio in bianko e nero su kui ognuno può skrivere ciò ke vuole…
Il film a me è piaciuto, le tematiche affrontate sono molto interessanti, bellissime le scene dove si capiscono e si comprendono molte cose sulla reale nascita degli USA; veramente un bel film
Beh, veramente lento e non di immediata comprensione, per cui dal mio punto di vista non un capolavoro. Comuque merita di essere visto e soprattutto merita di essere per capito per coglierne tutti i particolari.
una bella fotografia, un johnny depp da oscar e qualche originale trovata registica in un film suggestivo, ma non del tutto risolto e a tratti un po' noioso.
La frase di apertura di THE LIMITS OF CONTROL, tratta da Rimbaud, “Mentre scendevo fiumi impassibili non mi sentivo più guidato”, potrebbe descrivere nel complesso DEAD MAN. Ripetuta all’infinito come “Il mattino ha l’oro in bocca” di SHINING.
Uno Charlot timido e gentile di nome William Blake compie inconsapevolmente un ultimo viaggio terreno… leggi tutto
Western atipico, visionario ed un po' grottesco questo che ricorda per molti versi il cinema muto. Realizzato in bianco e nero, è fatto soprattutto di riprese di foreste, ambienti naturali e paesaggi cupi, più alcuni primi piani essenziali ed una colonna sonora acida, ma predominante.
Non siamo affatto nei dintorni dello stile di John Ford o di quello di Sergio Leone e non… leggi tutto
uno dei peggiori che abbia mai visto, forse il peggior film di Johnny Depp; se avessero messo paperino al suo posto, prova sarebeb stata la medesima, film inutile, con trama noiosa e soporifera, un finale, con l'inquadratura di quasi un minuto di un morto che vaga sull'acqua (Depp), direi o esilarante o penoso.... troppo tempo... forse Jarmush s'è addormentato mentre la girava,… leggi tutto
“È preferibile non viaggiare con un uomo morto”.
C'è un treno diretto a sud, sbuffa fumo nero, immagini frammentate, adesso dei cerchioni che stridono sulle rotaie.. ora dell'interno della carrozza, del damerino William Blake.
Lui, un uomo morto reincarnato. Timido, impacciato, nell'altra vita un poeta.. Adesso cerca fortuna nel selvaggio west come…
Una galleria di personaggi bizzarri e grotteschi per un western anti-convenzionale e anti-hollywoodiano, che sembra essere stato realizzato con 25 anni di ritardo. Lo avrei visto bene competere con il surreale e allucinato EL TOPO del cileno Alejandro Jodorwski. DEAD MAN non poteva che portare la firma di Jim Jarmusch, uno dei registi più anarchici e anti-conformisti d'America. Un…
Oggi recensiamo lo stupendo Dead Man, scritto e diretto da Jim Jarmusch (Ghost Dog, Broken Flowers), regista che oramai non ha più bisogno di presentazioni, in quanto il suo valore cineastico, nel corso degli anni, è andato smisuratamente crescendo a ragion veduta, avendo Jarmusch sfornato e inanellato pellicole sempre più qualitativamente perlacee e…
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Legenda alla Leggenda.
• Corsa all'Ovest, Destino Manifesto, Febbre dell'Oro, Terra dell'Abbondanza.
• Fine XIX secolo: tramonta il West, nasce il Cinema: sorge il Western.
• Nel mentre: John…
Pochi giorni dopo aver compiuto settantasette anni, si è spento John Hurt, attore britannico che i cinefili hanno imparato a conoscere e apprezzare nel corso di una carriera lunghissima, iniziata a metà…
Figlio naturale della rust-bible belt che da sempre tiene su le brache delle badlands white-trash che punteggiano il Grande Paese sotto il Grande Cielo, ma nato in quella toppa per ginocchia ch'è Tacoma,…
La frase di apertura di THE LIMITS OF CONTROL, tratta da Rimbaud, “Mentre scendevo fiumi impassibili non mi sentivo più guidato”, potrebbe descrivere nel complesso DEAD MAN. Ripetuta all’infinito come “Il mattino ha l’oro in bocca” di SHINING.
Uno Charlot timido e gentile di nome William Blake compie inconsapevolmente un ultimo viaggio terreno…
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
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Commenti (17) vedi tutti
È finito?? Posso andare a letto a dormire, ora?
commento di PsychomammaLa differenza tra ammaliare ed infastidire è simile se nn uguale a quella tra pazzia e follia. Sottile ma nn invisibile e sorprendentemente diversa seppur così lievemente distante. Quando si cerca a tutti i costi di stupire (stupidamente) e si vuol far passare una storia assurda per un qualcosa di sensato e/o geniale, beh il risultato è questo.
commento di SaleinzuccaL’inizio è buono, ma la stazione d’arrivo (una Machine/Detroit uscita da una bleak town dickensiana) è anche purtroppo la fine del film e delle sue promesse. Sul binario morto in cui l’invenzione onirico-kafkiana ristagna in cerca di spunti credibili, il disprezzato realismo sorride sarcastico della stenta parodia e delle pretensiose citazioni
commento di kahlzerwestern, lentissimo, assurdo e sconclusionato
commento di shitenUn western metafisico in bianco e nero con uno stralunato Johnny Deep nel selvaggio west di fine '800. Grande prova recitativa e ottimo risultato complessivo
commento di Utente rimosso (titania)Jarmusch mi piace ma questo film non mi ha detto quasi nulla a parte la comicità di alcune situazioni grottesche.
commento di Tex Murphyfilm insulso e soporifero con una colonna sonora insopportabile
commento di baggiomah
commento di baggio…un andare tra gli alberi senza destinazione anke poetiko,una bella malinkonia musikata superbamente dal basso d Neil Young,un foglio in bianko e nero su kui ognuno può skrivere ciò ke vuole…
commento di howlNe è passato qualche anno…ma ricordo un West che non è mai stato così sporco, malsano e "travestito"
commento di carlos briganteBelle le atmosfere,belle le fotografie, insomma un bel film tutto da godere in un fiato!!! da non perdere assolutamente!!!!
commento di Dinamicoun film allucinante tutto da godere! sempre bravo Johnny Deep!
commento di columbiatristarLA COSA SBAGLIATA è CATALOGARE QUESTO FILM COME WESTERN, A ME SEMBRA CHIARO CHE jARAMUSH NON Avesse alcuna intenzione di spararci un western
commento di 9 gattiIl film a me è piaciuto, le tematiche affrontate sono molto interessanti, bellissime le scene dove si capiscono e si comprendono molte cose sulla reale nascita degli USA; veramente un bel film
commento di tankattack79Beh, veramente lento e non di immediata comprensione, per cui dal mio punto di vista non un capolavoro. Comuque merita di essere visto e soprattutto merita di essere per capito per coglierne tutti i particolari.
commento di polanzache noia, troppo filosofico per i miei gusti non sono riuscita a portarlo in fondo.
commento di florentia violauna bella fotografia, un johnny depp da oscar e qualche originale trovata registica in un film suggestivo, ma non del tutto risolto e a tratti un po' noioso.
commento di ed wood