Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un industrialotto e la sua amante, diretti verso il mare per passare il weekend, vengono presi in ostaggio da tre terroristi in fuga dopo aver rapinato una banca e ucciso un poliziotto. Soggetto con notevoli potenzialità, ma svolto in modo non abbastanza grottesco. Tutta la parte on the road serve a innescare il prevedibile carnevale (polizia, giornalisti, curiosi) che Comencini ne L’ingorgo svilupperà meglio, mentre fra i personaggi ha luogo un altrettanto prevedibile gioco delle parti: il borghese (Mastroianni, sempre a suo agio in questi ruoli) è pavido e opportunista, i terroristi (volutamente male assortiti: Oliver Reed, Nicoletta Machiavelli, Bruno Cirino) sono ruvidi e spicci, la ragazza (Carole André in versione pre-Sandokan) ne scopre la miseria umana ma subisce il fascino tamarro del capobanda. Però manca un vero confronto fra i due mondi: i terroristi hanno poco spessore, non c’è nessun serio discorso politico, viene invece dato spazio al contorno di macchiette (fra cui il generale in pensione Lionel Stander). Il finale svolta bruscamente verso il tragico. Colonna sonora d’epoca, comprendente pezzi non banali (Vado a lavorare di Gianni Morandi, Paese di Nicola Di Bari).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta